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MotoGP, GP Aragon: Lorenzo-Marquez, per noi è concorso di colpa

MotoGp

Lorenzo nel post gara sottolinea che senza Marquez all'arrembaggio della testa della corsa lui non sarebbe caduto. Sky ha analizzato la sua caduta per arrivare a concludere che si potrebbe trattare al massimo di un concorso di colpa

LORENZO: "A TERRA PER COLPA DI MARQUEZ"

LA CADUTA ALLA PRIMA CURVA

LA GARA GIRO DOPO GIRO

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La caduta di Jorge Lorenzo, con relativa lussazione e frattura alle dita del piede destro, ha una coda polemica che si dimena nel tardo pomeriggio in conferenza stampa. Ce l'ha con Marquez. Una volta medicato e immobilizzato, Jorge incontra i giornalisti e non ha che un pensiero: far capire che senza Marquez all'arrembaggio della testa della corsa lui non sarebbe caduto. Che non sarebbe successo nulla se Marquez avesse approcciato curva Uno con una traiettoria più ortodossa. Il maiorchino è frustrato e invoca immagini televisive che dimostrino dalla giusta prospettiva l'aggressività di Marquez. Anticipa di non voler ricorrere alla Direzione Gara ipotizzando che "non gli farebbero nulla. Già non lo penalizzano quando vedono le cose con i loro occhi - dice - figuriamoci una cosa che non si vede nemmeno bene". 

Sky ha analizzato la sua caduta a freddo e da tutte le angolazioni per arrivare a concludere che si potrebbe trattare al massimo di un concorso di colpa. Marquez fa certamente il Marquez forzando la staccata. Nel momento in cui prende il freno in mano è terzo e quando entra in curva è primo. E' entrato a bomba, questo sì. Ancora: Marquez arriva certamente lungo, tanto che la traiettoria della sua curva finirà oltre il limite del cordolo, sul cemento verde. Ma Lorenzo si trova a distanza di sicurezza, anzi, avrebbe addirittura la possibilità e lo spazio per incorciare la traiettoria. Invece arriva lungo anche lui fino allo sporco senza che nessuno ce lo porti. E' difficile ai limiti dell'impossibile ipotizzare una responsabilità grave.

I duelli di Marquez con Dovizioso nel 2017 (vedi l'arrivo della gara austriaca) contenevano situazioni certamente più borderline. 

Che Marquez per atteggiamento naturale corra in modo aggressivo lo sappiamo da tempo, fa parte della storia, della leggenda ed esiste una vastissima letteratura in proposito. Così come sappiamo da sempre che Lorenzo è per un approccio molto più morbido e più pulito. Le due cose insieme li hanno semplicemente resi vicini e filosoficamente incompatibili alla prima curva della gara. I precedenti tra i due ci sono e Lorenzo in conferenza li ha anche chiamati in causa minacciando di cambiare anche lui atteggiamento in pista, prima o poi, se le cose non cambieranno. Si augura che Marquez vada a sincerarsi delle sue condizioni e soprattuto che gli chieda scusa. Dall'anno prossimo per parlarsi basterà guardare nell'altra metà del box.