Dopo aver conquistato il 7° Mondiale in Giappone, c'è chi sogna già di vedere Marquez vincere il titolo su un'altra moto. Ma lo spagnolo spiazza tutti: "Diventare un pilota Honda a vita? Possiamo parlarne, quando le cose vanno bene bisogna continuare sulla stessa strada"
L’amore eterno esiste? Una domanda che l'uomo si trascina da secoli. Un quesito che trova la sua declinazione anche nello sport, con atleti che hanno deciso di legarsi per sempre a una squadra. Una questione di appartenenza. Una scelta importante che potrebbe prendere anche Marc Marquez in futuro. Lo spagnolo, fresco campione del mondo MotoGP a Motegi, non ha escluso di restare per sempre alla Honda. La suggestione nasce dalla conferenza dei piloti a Phillip Island, prima del GP d’Australia. "Il presidente della Honda sogna di avere per sempre me come pilota? Possiamo parlarne, nessun problema – risponde compiaciuto Marquez –. Da quando sono arrivato alla Honda abbiamo sempre dimostrato il nostro potenziale in pista, questo vale sia per me sia per il team: quando le cose vanno bene, bisogna continuare sulla stessa strada". Il fenomeno spagnolo ha avuto poco tempo per festeggiare il Mondiale conquistato in Giappone: "Sono molto felice per il titolo, adesso mi sento meglio. Non ho avuto molto tempo per festeggiare, lunedì siamo già tornati al lavoro. Festeggeremo più avanti, adesso dobbiamo concentrarci sul weekend qui in Australia. La tattica? Devo cercare di rimanere concentrato, nel 2014 e nel 2016 dopo le vittorie a Motegi sono andato male in Australia, adesso mi sento più rilassato, ma voglio mantenere un giusto approccio, anche per provare qualcosa in vista della prossima stagione. Esiste qualcosa in cui non sono bravo? Certo, ci sono tante cose in cui non sono per niente bravo... Non so giocare a ping pong ad esempio, tutti i meccanici mi hanno battuto", conclude sorridendo Marquez.
Marquez a Sky: "Nessuno è invincibile"
Marquez ha vinto per 5 volte il campionato MotoGP negli ultimi 6 anni. Un dominio che sembra difficile da contrastare. Eppure è lo stesso Marc a smentire questa prospettiva in un'intervista esclusiva concessa a Sky Sport MotoGP dopo la conferenza stampa: "Dove posso migliorare? In tanti aspetti, tutto il gruppo Honda deve crescere per fare un altro step in avanti e diventare più forte. Non possiamo sapere come cresceranno gli altri team. Cosa ho imparato dai miei titoli? Nel 2013 ho imparato che nella vita può succedere di tutto, nel 2015 ho imparato che nessuno è invincibile, che tutti devono imparare e crescere per migliorarsi. Anche il 2016 è stato un anno molto bello per me, nel 2017 e nel 2018 ho imparato che devo stare attento a tutti i piloti senza tralasciare nessuno, mi riferisco chiaramente a Dovizioso, non bisogna sottovalutare nessun avversario. Chi arriverà secondo nel Mondiale? Penso che Dovizioso sia più forte, anche Valentino va veloce, ma se dovessi scommettere lo farei su Andrea. Ancora non ho avuto tempo di riflettere a freddo su questa stagione, ma sicuramente posso dire che abbiamo fatto un grande lavoro con il team. La Ducati è andata molto forte, dobbiamo fare un altro step in avanti in vista del 2019. Ogni anno provo a mantenere la stessa velocità, migliorando il mio piazzamento gara dopo gara".