Ultima gara a Valencia per Dani Pedrosa, dal prossimo anno collaudatore della Ktm: "Mi mancherà la sensazione che provi quando tagli il traguardo per primo". Rossi: "Speravo restasse, con lui se ne va un pezzo importante della MotoGP". Marquez: "Mi ha insegnato tanto", Lorenzo: "Vissuto anche un periodo difficile con lui"
Ultima tappa del Motomondiale e ultima gara della carriera in MotoGP per Dani Pedrosa, che lascia la Honda per passare in Ktm, dove l'anno prossimo avrà il ruolo di collaudatore. Lo spagnolo è stato incoronato Leggenda della MotoGP alla vigilia delle prime prove libere del GP di Valencia. "E' un momento emozionante e strano per me, quasi irreale. Capirò ciò che sta succedendo solo domenica alla fine della gara. Ringrazio tutto il paddock, i tifosi e i rivali per il grande supporto ricevuto in questi anni. Sono contento di aver dato il via ad una nuova generazione di piloti e aver dato il mio supporto per la crescita di questo mondo".
Il ricordo
"Il momento più bello è sicuramente il primo titolo vinto in 125 in Moto3. E' qualcosa che ti resta dentro, oltre ad essere il sogno di ogni bambino che muove i primi passi nel Motomondiale. Ma la sensazione che mi mancherà più di ogni cosa è quella di quando tagli il traguardo per primo. In ogni caso sono contento e soddisfatto della mia carriera: ho ricevuto molto, ho sempre avuto rivali e questo mi ha permesso di imparare molto da loro. Ora siamo al gran finale: mi piacerebbe concludere sul podio a Valencia. Ma voglio godermela fino alla fine senza tanti pensieri, in modo da conservare bei ricordi anche di quest'ultimo GP".
Rossi: "Ci mancherà, speravo restasse"
"Quando Dani è arrivato nel 2006 tutti eravamo molto spaventati, perchè aveva vinto 2 Campionati nella 250 e al la prima gara chiuse 2°, quindi poteva già vincere al debutto. E' stato un grande rivale, ricordo battaglie molto dure, forse la più intensa è stata nel 2006 a Brno, quando lottavamo per il 2° posto. Avrebbe meritato un Mondiale perchè ha vinto tantissime gare, è stato super competitivo. Ci mancherà, speravo restasse. E' un pezzo importante della MotoGP che se ne va. Un ricordo speciale? Sull'aereo di ritorno dalla Malesia nel 2014 quando abbiamo festeggiato il titolo conquistato da Tito Rabat in Moto2. Abbiamo parlato tanto, è stato un bellissimo momento".
Marquez: "Ho imparato tanto da lui"
"Condividiamo tanti momenti, abbiamo lottato in pista, ma fuori abbiamo sempre avuto un grande rispetto reciproco. Ho imparato tantissime cose da lui. Fuori dalla pista mi ricordo grandi serate, per esempio una in Giappone al karaoke, era scatenato. Davanti alle telecamere sembra molto timido, ma in realtà è una persona divertentissima. È stato un grandissimo compagno di squadra".
Lorenzo: "E' stato un mio modello"
Lorenzo: "All'inizio era un mio punto di riferimento, abbiamo iniziato a correre più o meno nello stesso periodo. Abbiamo passato un periodo difficile dal 2002 al 2010 circa, un momento brutto in particolare è stato a Jerez nel 2008 dopo le qualifiche. Volevo stringergli la mano ma lui non voleva dopo che conquistai la pole, è stata una situazione di grande disagio. Poi lui vinse e io chiusi terzo, il re di Spagna volle che noi ci stringessimo la mano e lo facemmo ma non ci guardammo nemmeno negli occhi. Poi due o tre anni fa abbiamo passato una bellissima serata a casa di Gibernau. Facemmo anche una sfida su minimoto, lui era il più veloce di tutti. Io provai a stargli dietro ma caddi malamente, nei giorni successivi fu molto carino perchè si preoccupò tanto per le mie condizioni, da lì ci siamo riavvicinati".