Il pilota di Marinelli sorprende tutti in una qualifica dominata dai piloti di seconda fila. Tutti i big indietro, tranne Bezzecchi che scatterà dal sesto posto. Martin solo tredicesimo
E bravo Tony, seconda pole della stagione dopo Rio Hondo. Vada come vada la gara, è già una soddisfazione e una conferma per un giovane in crescita, che ha avuto una stagione altalenante. Più convincente nella parte iniziale e in quella finale. È una qualifica che rilancia le secondo file soprattutto. Athiratphuvapat, prima volta in prima fila e col secondo posto. Il tahilandese resta un fenomeno sconosciuto, noto al pubblico più per la difficile sonorità del cognome che per i risultati sportivi. Il terzo è anche il più avanti in classifica (si fa per dire) a dimostrazione di come il clima, meteorologico e umano, stia condizionando i risultati. Il primo dei big è Marco Bezzecchi in sesta posizione. La voglia di rivincita e il desiderio di chiudere bene l’ultima stagione in Moto3, prima di trasferirsi alla categoria superiore, è forse la motivazione principale. L’unica che può spingerlo ad affrontare le insidie di un tracciato spesso al limite della praticabilità (due scivolate per lui oggi).
La controprova è Martin arrivato in circuito con ben altro spirito, spesso inquadrato al box sorridente e in abiti civili mentre gli altri provavano (comprensibile, per certi versi, considerando le condizioni) e sceso in pista forse più per onor di firma che altro. Il neo campione del mondo si è accontentato della tredicesima posizione. Davanti a lui altre sorprese: il quindicenne turco Can Oncu, quarto, Marcos Ramirez (settimo), un poker di giovani spagnoli tutti in fila (Arenas, Fernandez, Lopez e Perez) dal nono al dodicesimo posto. Altri protagonisti del mondiale sono scivolati indietro: Bastianini alle spalle di Martin e davanti a Di Giannantonio (che si gioca il secondo posto in campionato con Bezzecchi), Dalla Porta ventesimo, Antonelli ventiseiesimo.