MotoGP, Jorge Lorenzo: "Ho già battuto Marquez, ma non sarà facile rifarlo. Rossi? Impressionante"

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In una lunga chiaccherata con 'BT Sport', il maiorchino sposta in alto l'asticella per il 2019: "Ho già battuto Marquez, posso farlo ancora: gli ruberò qualche segreto per guidare meglio la Honda. Valentino è  impressionante, quanto fatto in Malesia ha dell'incredibile"

LORENZO, INTERVENTO OK AL PIEDE

Jorge Lorenzo sta lavorando duramente per recuperare dai due infortuni che hanno condizionato il suo finale di 2018: polso e piede stanno andando a posto, in modo che il maiorchino possa essere al 100 percento a febbraio, quando tornerà a sedersi in sella alla Honda HRC, che nel 2019 e 2020 sarà la sua nuova 'fidanzata'. Da buon campione del mondo (cinque titoli, di cui tre nella classe regina), Jorge non teme di entrare nel box in cui regna il dominatore degli ultimi anni, Marc Marquez: "E' successa la stessa cosa quando sono arrivato in Yamaha con Valentino, ma sono stato abbastanza bravo e fortunato per vincere - ha spiegato Lorenzo, intervistato da 'BT Sport' -. Marquez è stato il più rapido negli ultimi anni, ma sono riuscito a portargli via il titolo nel 2015, anche se per pochi punti. In effetti sono stato l'unico pilota ad interrompere la sua striscia e a batterlo. Non è detto che questo accada ancora. Così dovrò cercare di lavorare al massimo e dare il meglio di me stesso per farlo ancora e conquistare il mio 6° Mondiale. Sicuramente non sarà una cosa semplice". Da Yamaha a Ducati, da Ducati a Honda: tre moto diverse in appena quattro stagioni per lo spagnolo, con l'ennesimo conseguente periodo di adattamento alla guida. "Dovrò cambiare ancora il mio stile di guida, perché ogni moto lo richiede - ha detto Lorenzo -. Sicuramente manterrò il mio nucleo di guida, quello non lo cambi mai. Basta vedere Valentino o lo stesso Marquez, la base è quella e non la modifico. Dovrò essere furbo a capire come fare, ho tante cose da imparare da Marquez. Lui è la da sette anni, ha tanta esperienza su quella moto, mentre io arrivo da novello. Sono sicuro che ruberò qualche segreto da lui, ma anche lui lo farà da me, perché siamo due grandi piloti e due campioni del mondo".

"Valentino? E' un pilota impressionante"

Dopo la stagione difficile in Ducati, che però gli ha regalato tre successi e lo storico trionfo al Mugello, Jorge è pronto per ripartire nel 2019: "Abbiamo avuto dei problemi di tenuta, ma dopo il GP d'Italia devo dire che la moto è stata sistemata alla grande". Lorenzo paga il tributo a Valentino Rossi, compagno di squadra e grande rivale: "Valentino è un pilota impressionante - ha detto -. Quello che ha fatto ad esempio nell'ultimo GP di Malesia: correre 15 giri costanti, non scendendo mai oltre il decimo di secondo, con un caldo infernale e 40°C. Sono rimasto scioccato da quella prestazione". Infine l'omaggio a Dani Pedrosa, con cui i rapporti sono stati così tesi da dover richiedere addirittura l'intervento del Re: "Conosco Dani da quando ho 12 anni, lui è poco più grande di me - ha detto Jorge -. Eravamo ragazzini, correvamo in una Coppa in Spagna e tutti parlavano già di lui. Quando ci siamo trovati in 250 abbiamo avuto anche degli scontri, in pista e fuori. Nel 2008, a Jerez, dopo le qualifiche, ho provato a stringergli la mano ma lui rifiutò. Il giorno dopo ci trovammo al cospetto del Re di Spagna, molto tifoso della MotoGP: capì il problema e provò a risolvere la situazione. Quell'immagine con me, Dani e il Re diventò virale in Spagna. Siamo stati nemici sportivi fino al 2011-2012, poi i rapporti sono migliorati. Sono convinto che perdiamo un grande pilota e un campione".