Jorge Lorenzo ha concesso la sua prima intervista ufficiale da pilota HRC: "La Honda ha un grande potenziale, può diventare la squadra più vincente della storia come Barcellona e Real Madrid. Mi sento più a mio agio in sella rispetto alla Ducati. Marquez? Ci sproneremo a vicenda"
Ai primi test di Valencia in vista della nuova stagione, gli occhi erano tutti puntati su di lui. Jorge Lorenzo sulla Honda è la grande scommessa del 2019, una delle principali attrazioni della nuova stagione di MotoGP. Il pilota spagnolo ha concesso la sua prima intervista ufficiale con i colori HRC, pubblicata sul sito del team.
Ti piacciono i tuoi nuovi colori alla Honda?
“Sì mi piacciono. I miei colori preferiti sono sempre stati il bianco, il rosso e il nero. Adesso posso aggiungere l’arancione. Sono colori che rappresentano il successo, con tante vittorie e tanti titoli mondiali negli ultimi 25 anni. Sono davvero orgoglioso di far parte di questa famiglia, voglio contribuire a rendere il team sempre più forte”.
Cosa significa per te far parte del team Repsol Honda?
“La Honda può diventare la squadra più vincente della storia. Ha collezionato tanti successi e titoli. Facendo un paragone con il calcio, potrebbe essere come il Barcellona o il Real Madrid. Non c’è una squadra al mondo più importante e più vincente”.
Cosa hai pensato la prima volta che hai provato la tua nuova moto?
“L’ultima stagione ho guidato una moto completamente diversa, la Ducati era molto grande e alta. Forse era un po’ troppo grande per me. La Honda si adatta meglio a me come dimensioni. È più compatta, più piccola e più bassa. Riesco a “raccogliermi” meglio. Mi sento più a mio agio quando entro in curva: più sei vicino all’asfalto, più senti fiducia. La prima impressione è stata positiva, ho visto tanto potenziale”.
Quando sei uscito dal box Honda per la prima volta, avevi un grande sorriso sul volto. Cosa pensavi in quei momenti?
In quegli istanti la tua espressione parla per te. È tutto molto eccitante, nuovo e divertente. Anche se le sensazioni iniziali sono state buone, la tua espressione riesce a raccontare molto di più”
La moto ha già avuto dei cambiamenti dai test di Valencia ai test di Jerez. Di cosa si tratta?
“Una delle cose che mi ha impressionato di più alla Honda è la capacità di reazione del team, venendo incontro alle mie richieste. Sono stato piuttosto chiaro, la Honda ha preso nota di tutte le mie indicazioni e in pochi giorni avevano tutto pronto, compreso un serbatoio quasi al 100% vicino ai miei gusti”.
Hai dichiarato che avresti imparato da Marquez, ma che anche lui ha qualcosa da imparare da te. Cosa pensi che Marc possa darti e cosa puoi dare tu a lui?
"Tutti i piloti hanno punti di forza e punti deboli. Anche Marquez li ha. Proverò a imparare dai suoi punti di forza, scommetto che anche Marc proverà a imparare dai miei. Ci sproneremo a vicenda. Io voglio battere Marc e lui vuole battere me, questo è sempre un motivo di crescita per il team, aiuta a migliorare tecnicamente la moto”.
Quest’anno il team Repsol Honda compie 25 anni, mentre l’azienda petrolifera Repsol festeggia i 50 anni di sponsorizzazione nello sport. Questo cosa significa per te?
“Sicuramente 25 anni sono un periodo davvero lungo. Quando Repsol ha iniziato a sponsorizzare la Honda, nel 1995, io avevo iniziato a guardare le gare di moto in televisione. Ricordo i duelli tra Harada e il mio idolo Max Biaggi in 250, ricordo le lotte in 500 tra Crivillé e Doohan, ma ricordo anche Rossi che firma per la Repsol Honda e Nicky Hayden che vince il Mondiale nel 2006. È un team molto vincente, con tanti successi e titoli, adesso ho l’onore e il piacere di farne parte. I 50 anni di sponsorizzazione di Repsol? Penso che Ángel Nieto sia stato uno dei primi sportivi a essere sponsorizzati da Repsol. È stato il primo in Spagna, ha spinto molto questo sport nel nostro Paese. È fantastico che Repsol lo abbia supportato in quel momento”.
La presentazione del team è fissata per il 23 gennaio a Madrid. È un giorno pieno di aspettative?
"Il giorno della presentazione sarà davvero speciale per me. Credo che stia creando molte aspettative perché racchiude, tra me e Marquez, ben 12 titoli mondiali e tante vittorie. Soprattutto, c’è molto talento e molta velocità nel team più decorato della storia. L’ottimismo e le aspettative sono molto alte, ci divertiremo quel giorno”.