MotoGP, GP Germania: il dominio della Honda al Sachsenring dura dal 2010

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Guido Sassi

I numeri dicono che il Sachsenring è la terra di Marc Marquez: lo spagnolo vince da 6 edizioni consecutive, i successi della Honda sono addirittura 9 di fila. La Ducati farà di tutto per limitare i danni e la Yamaha avrà l'occasione per misurare i propri progressi, senza rinunciare al sogno di un'altra vittoria

GP GERMANIA, TRIONFO DI MARQUEZ

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Vinales ha vinto ad Assen la sua prima gara del 2019, la quinta in Yamaha. Il tempo per festeggiare non è molto, visto che domenica si corre di nuovo al Sachsenring, per il primo back to back dell'anno.

Bissare il successo olandese non sarà semplice: se "Top Gun" ha vinto 6 gare in 4 anni e mezzo di MotoGP, Marquez in top class ha lo stesso numero di successi consecutivi contando solo il GP di Germania. Le pole sono altrettante e i successi diventano 9 a partire dal 2010.

Un dominio che risale addirittura a un passato davvero remoto: nove anni fa Rossi rientrava al Sachsenring dopo l’infortunio del Mugello dove si era rotto tibia e perone, mentre il 93 non aveva ancora conquistato il suo primo campionato del mondo. Proprio in quel weekend il 46 raccolse un quarto posto al termine di una bella battaglia con Stoner. L’australiano riuscì a battere Valentino solo all’ultima curva, per salire sul podio come terzo classificato.

In meno di un mese Rossi avrebbe annunciato poi il suo passaggio proprio in Ducati per i successivi due anni, per quella che si sarebbe rivelata un’avventura poco fortunata. Tornando alla Germania, Marquez poche ore prima della gara di MotoGP invece aveva sfruttato l’errore di Pol Espargaro' per vincere la sua quinta gara consecutiva e involarsi verso il titolo, iniziando un’incredibile striscia di successi tutt’ora aperta.

Limitare i danni è l'imperativo per Ducati, che qui non ha più raggiunto il podio sull'asciutto negli ultimi 8 anni. Dovizioso non deve però disperarsi, nonostante il -44 in classifica dal pilota Honda. I risultati dicono che Andrea sta facendo il possibile: DesmoDovi ha 37 punti in più rispetto all'anno scorso, e una lunghezza di vantaggio anche in confronto al fantastico 2017.

Se Ducati dovrà correre ancora in difesa, Rins con la Suzuki sarà chiamato a riscattare il primo zero dopo 14 risultati utili consecutivi. Yamaha avrà l'occasione per misurare i propri progressi: l'anno scorso Valentino tagliò il traguardo con 2 secondi di distacco da Marquez, e Vinales completò il podio. L'imperativo è credere nel risultato massimo, senza lasciare nulla di intentato.