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MotoGP, GP Austria: il duello mozzafiato tra Dovizioso e Marquez a Spielberg. VIDEO

MotoGp

Riviviamo le fasi finali della gara vinta da Andrea Dovizioso in Austria: la battaglia con Marc Marquez, i sorpassi da togliere il fiato e l'ultimo giro che ha portato al trionfo una Ducati praticamente perfetta

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Roba da togliere il fiato. Non c'è altro modo per definire il duello finale in Austria tra Andrea Dovizioso a e Marc Marquez. Sorpassi e controsorpassi che hanno infiammato una gara già molto veloce e che sembrava destinata a chiudersi con un altro successo dello spagnolo. E invece Spielberg si conferma "provincia" di Borgo Panigale, e la vittoria di DesmoDovi cambia, almeno in parte, il volto della classifica; dopo 6 gare in cui aveva sempre incrementato il suo vantaggio, Marquez infatti vede ridurre il suo gap proprio sul pilota di Forlimpopoli: 230 i punti di Marc, 172 quelli di Andrea. Numeri a parte, la gara in Austria, dove abbiamo visto la Ducati perfetta con il Dovizioso perfetto ("Forse la mia vittoria più bella"), resterà nella memoria per il duello mozzafiato con la Honda di un Marquez che non perde comunque il suo "status" di fenomeno.

A 9 giri dal termine

La prima fiammata a 9 giri dal termine. Una staccatona di Dovi lo porta al comando del GP, con Marquez che sulla successiva salita non riesce a sfruttare la scia pur rimanendo attaccato come un francobollo agli scarichi della Ducati. Ma è solo l'inizio.

A tre giri dal termine

E' il momento in cui si scatena un vero "inferno" in pista. A tre giri dal termine Marquez sferra un primo attacco al leader della corsa: lo spagnolo passa, ma la risposta di Dovizioso è in una super accelerazione che lo riporta davanti. Poi però la Ducati va larga e la Honda ripassa. Finisce qui? Macché. Mentre Guido Meda e Mauro Sanchini si sgolano in telecronaca, Dovizioso apre il gas e si rimette in testa a due passaggi dalla bandiera a scacchi. Altro lungo dell'italiano e altro sorpasso dello spagnolo. Al penultimo giro Marquez prova ad incrementare il suo vantaggio, a costruire una diga ("Come fa un castoro per fermare l'acua", dice Meda): ma il gap di 0.172 millesimi è un nulla soprattutto se dietro hai un irrefrenabile Dovizioso, che quando scatta l'ultimo giro attacca ma poi deve rimettersi in coda. 

Ultimo giro

I battiti aumentano, i due sono vicinissimi come nel Mondiale 2017 (ma a posizioni invertite): Marquez non ha lo sprint giusto, quello che invece trova Dovizioso all'ultima curva. Va dentro, lo fa con il cuore, e vince. "Dovi c'è, Dovi c'è!", è lui il re del Red Bull Ring