Il campione del mondo è sempre più da record: 120 gare e ben 60 pole position conquistate. A Silverstone però ci sarà da battagliare con le Yamaha, veloci anche sul passo gara: "Rossi di solito quando va forte in prova migliora poi in pista la domenica"
IL SORPASSO CON CUI RINS HA BEFFATO MARQUEZ
Testa a testa in griglia e inevitabilmente anche ai microfoni tra Marc Marquez e Valentino Rossi, per stessa ammissione del pilota spagnolo: “Valentino sarà un avversario tosto da battere. Di solito quando va forte nelle prove, poi in gara fa sempre qualcosina in più. Già so che sarà molto forte, oggi ha piazzato un grande giro”. I record frantumati dal campione del mondo però spiegano più di mille parole il suo strapotere in MotoGP: 120 gare, 60 pole position. Uno specialista, forse anche qualcosa in più. “Sono molto contento, soprattutto per essere riuscito a farla qui a Silverstone. Una pista su cui lo scorso anno abbiamo fatto molta fatica, questa volta invece sembra che siamo messi molto meglio. Abbiamo dimostrato di poter fare bene, soprattutto a livello di passo gara. Sappiamo che in gara ci sarà da lottare, ma non posso che essere soddisfatto di come sono andate le cose in qualifica”.
Marquez e la strategia in qualifica: "Ho aspettato e sono stato premiato"
Come sottolineato anche da Rossi, il pilota spagnolo campione del mondo è riuscito grazie a un’attenta strategia a sfruttare la sua scia. Non un caso, ma una situazione figlia di un calcolo preciso: “Valentino ha fatto un bel giro, il primo ho preferito farlo da solo seguendo la mia strategia. Sono riuscito a fissare un ottimo tempo. Poi con la seconda gomma ci siamo trovati in mezzo al traffico, con Rossi, Petrucci e tutti gli altri. A quel punto mi sono detto: ‘In questo momento sono io ad avere il miglior tempo, qualcuno dovrà pur iniziare a spingere’. Io non mi sono messo a tirare proprio perché avevo questo vantaggio. Alla fine ha iniziato a fare il ritmo Valentino, io mi sono messo in scia e sono riuscito a migliorarmi”. Non un risultato scontato come in altre occasioni: “L’obiettivo iniziale era quello di arrivare in prima fila, perché sapevo che ci sarebbe stata qualche Yamaha in grado di fare un grande giro. Soprattutto Rossi e Quartararo, che durante le Libere avevano tenuto un ritmo importante”.