Sky VR46, Misano story: dalla gioia di Bulega al trionfo di Bagnaia

MotoGp

Mario Lorenzo Passiatore

Pecco Bagnaia sul podio dopo la vittoria del GP di Misano (2018)
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Tutti i best moment del Team al GP di San Marino. Nel segno di Bulega e due volte Bagnaia, che centrò la vittoria nel 2018 dominando in lungo e in largo la gara di casa. In attesa di un nuovo avvincente capitolo targato 2019. Appuntamento al 15 settembre

Sky VR46, da Silverstone a Misano: parola di truck driver. VIDEO

Cronologicamente il primo vero sorriso al “Misano World Circuit Marco Simoncelli” risale al 2016, quando a prendersi la scena fu il sedicenne Nicolò Bulega che, al suo primo anno nella classe leggera, sfiorò il podio per 116 millesimi. Chiuse quarto, in bagarre fino all’ultima curva con Mir. Il pilota emiliano non riuscì a sfruttare fino in fondo la scia, in una gara che lui stesso definì un’autentica battaglia. Bubi aveva già stupito in qualifica centrando la prima fila con il terzo piazzamento, a un soffio dalla pole di Brad Binder (237 millesimi). Ne uscì galvanizzato in quella che tuttora resta la sua migliore stagione con i colori del Team.
Nella storia Sky VR46 c’è anche l’edizione 2017 della middle class, un quarto posto nel diluvio di Misano firmato Bagnaia. Pecco, senza troppi giri di parole, la definì una gara di sopravvivenza. Un’impresa tenere su la moto, complice un asfalto tanto scivoloso in curva in grado di generare una lunga sequenza di cadute. Preferì non osare, tenendo i nervi ben saldi e controllando la gara fino alla bandiera a scacchi. Miglior italiano e miglior rookie al traguardo, d’altronde in condizioni così contava rimanere in piedi e portare a casa più punti possibili.

La gemma più luminosa per Sky VR46 resta senza dubbio il trionfo di Bagnaia nella passata stagione. “E’ stata la gara più bella dell’anno”, chiosò Pecco a motori spenti dopo aver trionfato al GP di San Marino 2018. Un’autentica fuga nata il sabato con la quinta pole a referto (la seconda consecutiva) dopo Silverstone. Il pilota piemontese ha segnato ritmo e andatura di un GP mai veramente in discussione. Davanti dall’inizio alla fine, tagliò il traguardo in solitaria con oltre tre secondi di vantaggio su Miguel Oliveira. Un tripudio a forti tinte tricolore, avvolto dal calore e dalle bandiere del pubblico di “casa”, Bagnaia si è presentato sul podio trattenendo a stento l’emozione. Per Pecco la sesta affermazione in dodici gare, un trend che lo porterà poi a laurearsi campione del Mondo qualche settimana dopo in Malesia.
Sono i best moment di un GP che ha (da sempre) il sapore di casa, vista la vicinanza con Tavullia, sede ufficiale del Team. In attesa di scrivere un altro capitolo insieme a Vietti, Foggia, Marini e Bulega. Magari il 15 settembre 2019, la prossima data da cerchiare in rosso.