Prima pole position in carriera per Celestino Vietti, pilota dello Sky Racing Team VR46. Completano la prima fila Ramirez e Arenas. Dalla Porta sbaglia e si ritrova decimo, alle spalle di Arbolino. Sesto Canet, seguito da Migno
MARQUEZ, DOMINIO ETERNO...FINCHE' DURA - LE STATISTICHE DI MM93
FOTO/1. MARQUEZ E I CICLI NELLO SPORT - FOTO/2. GLI 8 MONDIALI DI MARQUEZ
Pista asciutta e gomme lisce, dopo il temporale mattutino che ha obbligato i piloti al box in attesa che la pista si asciugasse. Prime schermaglie in attesa della bagarre conclusiva. Vietti passato dalla Q1 col miglior tempo, resiste al terzo posto della prima fila provvisoria. Dalla Porta agguanta il gruppo a 8 minuti dal termine, si mette in scia e si prende la prima posizione virtuale. Screzi tra Arbolino e Canet, per una frenata forse maliziosa del milanese.
Le qualifiche sono anche una confronto d’astuzie. Tutti dentro al box a 2 minuti dalla fine, in attesa di accodarsi a chi esce per primo. Rodrigo, quatto quatto, girando da solo, intanto frega tutti e si prende la pole a un minuto e quaranta dalla fine del turno.
Tutti in pista allora, ma il tempo scarseggia. Passano tutti, ma per pochissimo, solito azzardo collettivo. Ultimo tentativo, decisivo: Dalla Porta ben lanciato sbaglia e perde decimi decisivi. Spunta dal gruppo Celestino Vietti, fantastico, e conquista la sua prima pole in Moto3. E’ l’ottavo pilota più giovane a riuscire nell’impresa a 17 anni, 11 mesi e 22 giorni d’età. "Risultato inaspettato perché ieri abbiamo faticato un po’. Oggi abbiamo provato delle cose e giù sull’acqua avevo un buon riscontro. L’ultimo settore l’ho fatto proprio bene, specie la curva conclusiva" racconta il piemontese.
Rodrigo cede così la posizione e arretra fino all’ottava piazzola. Dalla Porta finisce decimo, alle spalle di Arbolino. Meglio Canet, che si mette dietro i due italiani: partirà in seconda fila col sesto tempo. Subito alle sue spalle Andrea Migno, partito forte questo week end. Per la gara conterà il meteo, piuttosto ballerino, ma con l’asciutto scappare via sembra molto difficile, considerando i lunghi rettilinei del tracciato thailandese.