Su tre terzi posti stagionali, due hanno la stessa matrice con sorpassi all’ultima curva. Celestino è recidivo, a farne le spese sono sempre i piloti di casa: Alonso Lopez a Barcellona e Tatsuki Suzuki a Motegi
Specializzato in sorpassi perdifiato. La vita di Celestino va così, studia e poi morde al momento opportuno, spesso all’ultimo giro. Se due indizi fanno quasi una prova, allora vuol dire che Montmeló e Motegi sono quasi una regola. Sarà una storia di coincidenze (forse), ma quello che ha fatto il rookie di Ciriè in Giappone, in un posto dove proprio non si passa, ha il sapore di impresa vera. All’ultima tornata era quinto e davanti sembrava ne avessero di più. Eppure, alla curva prima del traguardo ha piazzato il sorpasso all’esterno ai danni dell’idolo di casa Tatsuki Suzuki. Festa rovinata al giapponese che, a pochi metri dalla bandiera a scacchi, si è visto sfilare il podio sotto gli occhi dei suoi tifosi. Giù il cappello, ma che amarezza, in fondo ci è rimasto di sasso: “Sorpasso da campione”, dirà il pilota del Team SIC58, ancora incredulo per il blitz del neo maggiorenne.
Cele l’ha fatto ancora: le lacrime di Alonso Lopez
In realtà c’è un precedente abbastanza curioso, le dinamiche sono pressoché le stesse. Siamo al Montmeló ed è la gara di casa per Alonso Lopez. Nato a Madrid, non in Catalogna ma l’aria è pur sempre familiare. Il pilota spagnolo era a pochi metri dal festeggiare il suo primo podio in carriera quando si è visto infilare da Vietti all’interno, proprio come Valentino Rossi fece su Jorge Lorenzo nel 2009. Rimonta completata con beffa finale (per gli altri). Risultato? Alonso Lopez in lacrime, quando ormai pregustava di fare festa a casa sua. Insomma, due sorpassi all’ultima curva su due avversari che “giocavano” davanti ai propri tifosi. Il master da guastafeste è già suo alla prima stagione mondiale, in attesa di colorare il rush finale confermando le prestazioni da migliore dei rookies.