MotoGP, Alex Marquez con i colori Honda: "Con Marc sarà normale convivenza"

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Vera Spadini

Vera Spadini

II più giovane dei fratelli Marquez ha parlato con grande entusiasmo della prossima stagione in Honda, accanto a Marc, da cui cercherà di carpire i segreti della MotoGP

Dalla Moto2 alla MotoGP con il team più titolato, nello stesso box del fratello-otto volte campione del mondo: la nuova esperienza di Alex Marquez ha tutte le premesse per essere allo stesso tempo eccitante e preoccupante. Ma lui, che ci arriva da campione del mondo della classe di mezzo, pensa solo al primo aspetto: nessun timore, solo magia.

Il mio sogno è diventato realtà. È un onore per me indossare questi colori, avere questa maglia addosso. Sono molto contento di avere questa opportunità, di andare in MotoGP con il team Honda. Sono molto orgoglioso. Vedere questi colori sulle mie braccia… Ero abituato a vedere mio fratello, ma non me! È molto speciale e sono molto orgoglioso di questo colori”.

La Honda ha pensato a diversi piloti per sostituire Jorge Lorenzo, ma Alex, quando gli si è presentata la possibilità di riempire quella sella rimasta vuota, non ha avuto dubbi: “Dal primo momento ho detto sì, al 100 % voglio vivere questa opportunità e godermela, cercando di fare il mio meglio”.

Si è lanciato senza paura in questa nuova avventura, ma resta con i piedi per terra Marquez, soprattutto se si parla di risultati: “Essere il rookie of the year può essere certamente il primo obiettivo, ma prima di parlare di posizioni e cose simili devo pensare alla preparazione: sto cercando di capire meglio la moto, aumentare il feeling, avere più confidenza, e prima della gara del Qatar capirò un po’ meglio qual è veramente il nostro potenziale e dove possiamo arrivare”.

La grande incognita, e l’elemento che incuriosisce un po’ tutti, è la convivenza nel box con il fratello Marc: “Dobbiamo affrontare la situazione in maniera naturale, come una situazione normale. Siamo fratelli, ma all’interno del team siamo compagni. Avremo le nostre squadre, lavoreremo a modo nostro, sicuramente per me è un vantaggio avere un sei volte campione del mondo di MotoGP dall’altra parte del box così cercherò di prendere informazioni da lui, da tutti i piloti Honda per cercare di imparare al meglio”.