Valentino Rossi compie 41 anni: l’uomo che visse quattro volte

MotoGp
Guido Meda

Guido Meda

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Il compleanno di Rossi segna un'altra era. In 25 anni il mondo è cambiato molte volte e Valentino c'è sempre stato

TEST LOSAIL, DAY-2 MINUTO PER MINUTO

Almeno quattro volte ha vissuto, Valentino Rossi. E pure gli sportivi coetanei che oggi si ritrovano ancora in gioco longevi come lui. Perchè, a 41 anni,  in questi venticinque di carriera è cambiato il mondo ed è cambiata anche la nostra vita, ad una velocità che non si era mai vista prima. È toccato cavalcarle queste ere, è toccato accorgersi che passavano prendendo il buono che potevano dare e intensificando il lavoro per tener dietro alla velocità della rivoluzione. 
 

La tecnologia è esplosa invadendo alla grande la costruzione e il funzionamento delle moto, la dinamica della guida,  le modalità di allenamento e quelle della comunicazione. Quindi, quello che non va bene è, come fanno in molti, continuare a immaginarsi Rossi come se avesse ancora 17 anni e pensare che lui sia ancora quello lì, tutto talento, energia, sfrontatezza, leggerezza, eccessi.  Mentre è proprio la maniera peggiore per non capire quello che di immenso ha fatto. Non può essere eterno, non puó partire criticato o condannato perchè non vince. Lui che vinceva dieci gare a stagione  ha il sacrosanto diritto (che è poi anche un dovere) di fare delle considerazioni su un dopo che potrebbe essere non molto lontano. Non vedere che Valentino (come Federer, Alonso, Buffon, Totti) ha fatto degli sforzi per cambiare e per esserci nel cambiamento è un torto, in primis a lui che ce l'ha messa tutta.

Il Rossi di oggi è un uomo maturo, che si è tenuto sì strettamente legato alle dimensioni del gioco e del divertimento, che è rimasto sì analitico e curioso sulle cose della moto e anche del mondo, ma che ha rinunciato a una certa superficialità da uomo fortunato e sempre al centro, a vantaggio della consapevolezza. Il Rossi di oggi è capacissimo di capire che i giovani che ha intorno stanno più comodi in questo tempo che potrà magari essere per lui quello di una resa sportiva. Ad un altro tipo di vita per cui bisogna essere pronti. Solo pronti.
 

Se da un lato Rossi è maturo e consapevole, dall’altro però non ha affatto perso la fame e la necessità di confrontarsi. Ai test di Sepang ha appena fatto il proprio miglior tempo di sempre, quindi può pure essere che effettivamente ci siano ancora spinta ed energia per andare avanti. Dimostrerebbe di essersi inserito ancora una volta in una nuova era, una ulteriore: perchè anche tra Marquez e Quartararo che sembrano coetanei, in realtà c'è uno stacco generazionale non da poco. Gli sportivi, quelli speciali alla Rossi, ciclicamente sanno sorprendere gli altri e anche se stessi, per cui è sempre meglio essere prudenti prima di giudicarli. 
 

Valentino, una delle poche star internazionali che l’Italia ha prodotto per carisma e risultati, è stato proprio uno specialista dei rilanci e della versatilità; dei cambiamenti nel modo di guidare e di stare nel mondo. Quando si è accorto che nello sport moderno il solo talento non basta più, ha aggiunto tutto il resto. I piloti di oggi, come i calciatori di oggi o i tennisti di oggi, del solo talento non sanno cosa farsene. È necessario mettere intorno tutto il resto. Cosa che non era quando Valentino cominciava a correre a vincere basando tutto su un talento magico. Che resta, che fa l’aspettativa, che esalta ancora, che lo rende fiero di essere arrivato a 41 anni pronto per il via della stagione. E che dovrebbe rendere noi più pazienti nel giudicarlo, più comprensivi nelle difficoltà, più entusiasti nelle gioie e più gasati per quei giovani che a lui si sono ispirati fino a volerne prendere il posto. C'è buona parte di lui in questa storia. E la storia continua. Buon compleanno Valentino!