Dopo il Gran Premio di Francia Ducati torna a casa con la splendida vittoria di Danilo Petrucci, che il prossimo anno correrà in KTM, e il quarto posto di Andrea Dovizioso. Su una pista in cui non partivano favoriti i due guerrieri della casa di Borgo Panigale non si sono dati per vinti
Una vittoria che sa di rinascita. Per Petrucci tagliare per primo il traguardo a Le Mans è stata una liberazione. Ha vinto sul bagnato ma si sentiva bene anche sull'asciutto, voleva vincere e l'ha fatto. In un'annata pazza in cui ha perso il posto in squadra ancora prima di iniziare a correre e sembrava che nessuno avesse più fiducia in lui, trovare le motivazioni non era facile. Ma il ducatista non ha mai mollato. In Francia si è sentito subito bene, turno dopo turno ha capito che aveva davanti una grande occasione e l'ha colta, dimostrando quanto vale e rispondendo con questo gesto a tutti quelli che avevano smesso di credere in lui.
Una lotta che lo accomuna al suo compagno di squadra Dovizioso, lui che per riuscire a concentrarsi sul Mondiale ha preferito dire addio a Ducati senza nemmeno avere una sella per il 2021. Uno ha perso il posto, l'altro ha dato le dimissioni, ma entrambi non hanno mai smesso di credere al sogno di vincere in rosso.
L'intervista
Dovi: "Stagione incredibile, siamo tutti vicini"
A Le Mans Dovizioso ha chiuso in quarta posizione ha pagato la scelta delle gomme e ha visto sfumare il podio, ma ha guadagnato punti in classifica mondiale e ora è solo a meno 18 dal leader del campionato Quartararo. Il Dovi è un pilota intelligente, analitico, uno che non si lascia andare a facili entusiasmi, misurato anche nelle parole che in fondo rivelano come non abbia mai smesso di crederci.