Moto3, GP Teruel: ad Aragon vince ancora Masia, 2° Sasaki, 3° Toba

GP Teruel

Francesco Berlucchi

Il pilota Leopard Racing è davvero irraggiungibile sul circuito di Aragon. Non riesce a fermarlo nemmeno il leader del Mondiale, Albert Arenas, la cui strategia - rimanere davanti fino alla fine - non ha tenuto conto di due fattori: la scia e il motorone della Honda di Masia. Che all’ultima curva lo sorprende e replica la vittoria di settimana scorsa. A tre gare dalla fine del campionato, ci sono quattro piloti in 24 punti a lottare per il titolo, tra cui Celestino Vietti

È Jaume Masia il re di Aragon, non c’è dubbio. E non solo per l’uno-due al Motorland del ritrovato pilota Leopard Racing, ma soprattutto per il modo in cui è arrivata la seconda vittoria consecutiva del pilota Leopard Racing sul circuito spagnolo disegnato da Hermann Tilke. Vince Masia con un sorpasso all’ultimo giro che da solo vale il prezzo del biglietto, avremmo detto in altri tempi.

 

Di certo, c’è da rimanere incollati a Sky Sport MotoGP, anche durante la Moto3. Un campionato ancora apertissimo, che racchiude ben 4 piloti in soli 24 punti. Tra loro c’è Celestino Vietti, che ad Aragon fatica terribilmente, un po’ come Ai Ogura che rimane secondo nel Mondiale ma non vede l’ora di andare via da Aragon. Per Celestino i guai arrivano soprattutto sul rettilineo, ma il pilota dello Sky Racing Team VR46 resiste colpo su colpo, come un martello, e combatte per rimanere incollato al trenino che conta.

 

La prova più deludente è invece quella di Raul Fernandez, protagonista di una buona partenza e sempre velocissimo fin dai primi turni di prove libere. Al contrario, il poleman di giornata nel sabato del GP di Teruel non riesce a ritrovare il feeling con la sua Ktm, la sua leadership dura ben poco e Fernandez viene gradualmente risucchiato dal gruppo degli inseguitori.

 

Là davanti, la gara la fa Albert Arenas, che sceglie di stare davanti. E fa tutto bene fino all’ultimo giro -anzi, fino all’ultima curva - quando commette l’errore di rimanere troppo largo. Masia, Ayumu Sasaki e Kaito Toba si trovano una porta spalancata e non ci pensano due volte. Forti della scia scia di Arenas, lo infilano all’interno. Il pilota di Girona non può fare più nulla.

 

Masia sfrutta anche il motore della sua Honda e gli scivola via con una velocità impressionante - tanto da suscitare le critiche di Gino Borsoi, che tuttavia non confluiscono in un reclamo ufficiale - e taglia il traguardo per primo, conquistando la vittoria numero 800 per la Casa dell’Ala nel Motomondiale. Secondo è Sasaki, che centra meritatamente il suo primo podio, terzo Toba. Vietti limita i danni, chiudendo in quinta posizione e perdendo così solo due punti da Arenas.

 

Lo spagnolo rimane al comando, a quota 157 punti. Ma adesso si va a Valencia per un altro doppio round e lì, attenzione, fino ad ora il miglior risultato per il talento di Girona è la ventesima posizione del 2019. Secondo in classifica rimane Ogura, ora a 19 punti di distanza da Arenas, poi Vietti a 20 e Masia, a 24. Che sarà pure a 700 chilometri dalla sua Algemesi (cittadina di 30mila abitanti a mezz’ora proprio da Valencia), ma sembra che al Motorland nessuno si senta a casa come lui. 

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