Moto3, GP Europa: a Valencia 1° Fernandez, 2° Garcia, 3° Ogura. HIGHLIGHTS
gp europaMondiale completamente riaperto in Moto3: a Valencia trionfa Fernandez davanti a Garcia e Ogura. Il giapponese si riporta a sole tre lunghezze da Arenas, squalificato. Caduto anche Celestino Vietti, solo 23° al traguardo
Di tutto e di più. A tre domeniche dal termine la Moto3 ha completamente riaperto i giochi per titolo. Succede tutto al primo giro: Celestino Vietti scattato in testa sembra poter allungare, tirandosi dietro Lopez e Arenas, ma subisce l’attacco di Fernandez, subito aggressivo. In uscita di curva l’errore fatale: il piemontese ha aperto il gas forse un po’ in anticipo, forse un po’ troppo forte, si è scomposto ed è caduto proprio di fronte ad Arenas. Lo spagnolo ha frenato per evitarlo ed è stato tamponato da Lopez. Mentre Fernandez, lasciato solo s’involava, Vietti ripartiva ultimo e Arenas rientrava ai box, con la moto danneggiata.
Il pensiero di sfumare il cospicuo vantaggio in classifica gli ha fatto perdere la testa. Albert è rientrato gettandosi con foga in un’assurda bagarre tra i primi (nonostante l’enorme distacco accumulato sul tempo di gara), cercando forse di ostacolare Ogura, suo diretto rivale nel Mondiale. Un comportamento scorretto che gli è costata la bandiera nera e la conseguente squalifica. Davanti intanto Fernandez consolidava il suo vantaggio, inseguito da Arbolino, Garcia e Ogura. Nella volata finale per il secondo e terzo posto c’ha rimesso il milanese, superato prima da Garcia e poi da Ogura che con i 16 punti del podio si è portato a soli tre lunghezze da Arenas. Vietti ha chiuso ventitreesimo a un minuto e venti di distacco. Occasione sciupata per accorciare nel mondiale; il distacco da Arenas è rimasto infatti intatto, a 20 punti.
Tra le buon notizie, da sottolineare l’undicesimo posto di Riccardo Rossi, davanti a Migno e Fenati incorso in tre consecutivi long lap penalty per aver superato il limite della pista. Tra le cadute pesanti: quella di Masia e di McPhee che vedono allontanarsi quasi irrimediabilmente le possibilità di rincorsa al titolo. Caduti anche Antonelli e Suzuki, il giapponese dopo un contatto con Rodrigo finito nel mirino dei giudici di gara.