Dovizioso e Ducati, è finita: il meglio di una storia lunga 8 anni. FOTO
A Portimao Andrea Dovizioso ha corso l'ultima gara con la Ducati: ripercorriamo i momenti più importanti della sua avventura con la Rossa. Dalla presentazione del 2013 al complicato 2020, passando per l'annuncio dello scorso 10 novembre di DesmoDovi, che ha deciso di prendersi un anno sabbatico
Dopo 8 stagioni insieme si separano le strade per la Ducati e Andrea Dovizioso: il pilota di Forlì ha deciso di fermarsi, l'obiettivo è tornare in pista nel 2022.
L'ingaggio di Dovi con il team ufficiale della Ducati era arrivato il 15 agosto 2012: Andrea firma un biennale e viene presentato a Madonna di Campiglio il 15 gennaio del 2013, in coppia con il suo nuovo compagno Nicky Hayden.
Chiude la sua prima stagione all'8° posto, con 140 punti. Il suo miglior risultato è un quarto posto in Francia.
Nel 2014 le cose decisamente vanno meglio. Dovi - affiancato ora da Cal Crutchlow - ottiene il suo primo podio con la Ducati (3°) il 13 aprile a Austin, nel Gran Premio delle Americhe, ed è secondo in Olanda. L'11 ottobre conquista a Motegi la sua prima pole stagionale, seconda in carriera nella classe maggiore, segnando anche il nuovo record della pista. Conclude il campionato al 5º posto con 187 punti.
Nella stagione seguente cambia ancora compagno di squadra, che stavolta risponde al nome di Andrea Iannone. Pole e secondo posto in Qatar, stesso piazzamento anche nel Gran Premio delle Americhe e in Argentina. In Francia e Gran Bretagna è terzo. Chiude l'annata al settimo posto con 162 punti.
Il 2016 parte subito bene, con un secondo posto alla prima gara in Qatar. Dopo alcuni sfortunati GP sale sul podio in Germania (3°) e si avvicina alla vittoria sia in Austria che in Giappone, dove si classifica secondo. Finalmente, in Malesia, vince dopo essere partito dalla pole position, ottenendo il primo trionfo in Ducati e la sua seconda in MotoGP, ponendo fine a un digiuno di vittorie che durava da 7 anni. In classifica è 5° con 171 punti.
Nel 2017 il compagno di squadra è Jorge Lorenzo. Il 4 giugno trionfa al Gran Premio d'Italia del Mugello e anche nel GP successivo in Catalogna. Il quinto posto ottenuto nel Gran Premio d'Olanda ad Assen lo proietta momentaneamente in testa al Mondiale, prima di essere superato dallo spagnolo Márquez al termine del GP di Germania, dove Dovizioso giunge ottavo.
Torna alla vittoria in Austria, al termine di un duello all'ultima curva proprio contro Márquez.
Ottiene la seconda vittoria di fila e la quarta stagionale a Silverstone dove taglia il traguardo davanti alle Yamaha di Vinales e Rossi, tornando in vetta alla classifica mondiale.
Altri due successi in Giappone (con controsorpasso su Marc Marquez all'ultima curva) e in Malesia.
Dovizioso conclude il suo grande 2017 al 2º posto in classifica generale con 261 punti.
Nel 2018 vince nella prima gara stagionale in Qatar dopo un sorpasso su Márquez all'ultima curva dell'ultimo giro!
La festa sul podio del pilota di Forlimpopoli con uno scatenato Valentino Rossi, 3° in Qatar.
Secondo al Mugello, dove stabilisce il record assoluto di velocità raggiungendo i 356,4 Km/h.
In Repubblica Ceca vince dopo essere partito dalla pole position.
Il 9 settembre dello stesso anno trionfa a Misano, vincendo per la prima volta il Gran Premio di San Marino.
Vince l'ultima gara nella Comunità Valenciana chiudendo la stagione al secondo posto, con 245 punti iridati.
Nel 2019 si ripete alla prima in Qatar, il suo tredicesimo successo in top-class.
Un'altra vittoria al GP d'Austria, finendo la stagione al 2º posto (dietro Marquez) con 269 punti.
Comincia il 2020, la sua ultima stagione con la Ducati, con un terzo posto a Jerez.
Nonostante l'ottima partenza il 2020 si rivela difficile per Dovizioso. Il weekend in Austria è fondamentale: il 15 agosto la notizia che non rinnoverà il suo contratto con Ducati dopo una storia d'amore durata 8 anni., il 16 agosto la vittoria al Red Bull Ring (resterà l'unica della stagione).
Dovizioso-Ducati, la ricostruzione dell'addio
Sfiora il podio a Le Mans, dove chiude 4°: sul gradino più alto del podio sale l'altro ducatista, Petrucci.
Le Mans, Dovizioso e Petruz guerrieri
Si parla molto della possibilità di vederlo in Aprilia al posto di Iannone (squalificato per 4 anni dal Tas di Losanna per la vicenda doping) e in Yamaha nel ruolo di collaudatore. A Valencia Dovi ai microfoni di Sky ribadisce: "Ho ancora il fuoco dentro"
Dovizioso: "Ho ancora il fuoco dentro"
Finché, il 10 novembre, Dovizioso annuncia sui social la propria scelta per il 2021: "Ho deciso di non prendere nessun impegno e di rimanere libero da accordi formali".