MotoGP, Dovizioso-Ducati, la ricostruzione dell'addio

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Ferragosto bollente in Austria: non per le temperature, ma per la separazione Dovizioso-Ducati, insieme dal 2013. Dall'annuncio alle parole del pilota e dei vertici del team, ricostruiamo quanto successo a Spielberg

FOTO: LA STORIA DOVIZIOSO-DUCATI

a cura di Sandro Donato Grosso e Federico Aliverti

 

Ferragosto 2020: mentre l'Italia pensa ad uno scampolo di vacanze da vivere con mille restrizioni ed altrettante paure post Covid, in Austria, sulla pista di proprietà della Red Bull, dove la KTM detta le regole, potrebbe essere un sabato normale. Invece succede che a mezzogiorno il manager di Andrea Dovizioso Simone Battistella comunica a Sky che il suo pilota ha deciso dopo otto anni di chiudere al termine di questa stagione il rapporto con Borgo Panigale. Otto anni passati assieme, 13 vittorie e 3 secondi posti nel Mondiale che sembrano dissolversi nelle nebbie della Stiria. Dopo pochi secondi parla il Direttore Sportivo Paolo Ciabatti, poi il Team Manager Davide Tardozzi. Da lì parte il tam tam sui social dei piloti, ed a fine giornata, sempre da noi in diretta, interviene il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna.

Dovi ha sbattuto la porta (in questo caso in senso metaforico) come nelle più classiche delle separazioni, logorato dal dover essere ancora messo in discussione, dal non essere capito. Infastidito nel constatare che l'Azienda pensi ad un futuro scritto da Bagnaia o Lorenzo o Zarco, mentre lui lì, a tirare la carretta senza i giusti riconoscimenti. Di fatto magari il forlivese aveva già capito che per lui non ci sarebbe stato alcun futuro, e spinto dall'orgoglio ha fatto la prima mossa…

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Ma la verità sta sempre in mezzo, così Ducati, senza lavare in pubblico i panni sporchi, lascia intendere che anche il pilota di errori di valutazione ne abbia fatti eccome. Le schermaglie tra Dall'Igna ed il Dovi ci sono state (nell'ottica di migliorarsi, dicono entrambi) ed hanno pesato quanto la posizione del pilota sui contratti presenti e futuri

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Al termine di una giornata lunga, difficile, ma giornalisticamente densa come non mai, fa eco l'idea delle parti che vorrebbero vincere questi gran premi ed anche il Mondiale…Ma allora non valeva la pena stare ancora assieme, magari per i figli come dicono le coppie che in fondo si vogliono ancora bene? Evidentemente no! Ognuno può farsi la sua idea ed è giusto così. A noi il compito di raccontare quello che succede  a ferragosto a migliaia di chilometri di distanza. Per questo vorremmo dire: Buona fortuna ad entrambi, ricordandovi che siete italiani e che abbiamo bisogno di voi

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