MotoGP. Aprilia, per convincere Dovizioso devi investire

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Guido Meda

Guido Meda

La squalifica di Iannone ha lasciato tramortito il mondo Aprilia: Massimo Rivola, che dirige il team, ritiene la decisione del Tas ingiusta. Ora però la squadra dovrà scegliere il pilota per il futuro. Tra gli scenari possibili, c'è anche quello che porta al nome di Andrea Dovizioso

IANNONE, SQUALIFICA DI 4 ANNI: LA SENTENZA DEL TAS

Adesso è una faccenda di scenari possibili. Adesso il momento in cui i manager, che hanno atteso fino a qui con pazienza, fiducia e lealtà, devono levarsi di dosso la tristezza e riprendersi quel po’ di cinico pragmatismo che serve per mandare avanti un progetto che è rimasto appeso.

 

La vicenda Iannone è costata molto cara ad Aprilia nei semplici termini dell’attesa. Massimo Rivola, che dirige Aprilia Racing, è tramortito da quella che gli pare proprio un’ingiustizia. Andrea Iannone di suo è tramortito da un fatto che lo ha visto vittima dello spietato automatismo del pensiero comune, per cui uno che sta nel centro della vita sociale è anche e per forza un poco di buono.

 

Non sono servite le evidenze scientifiche a convincere la Wada che un dato fuori norma può essere figlio di un incidente in buonafede. Se sei fuori scala, dice Wada, sei colpevole, prove o no. Ma allora non si spiega come mai, per produrre  una conclusione tanto lapidaria , siano serviti dei mesi. Gli scenari ora hanno una priorità: Andrea Dovizioso. È scoraggiato, sfinito da una relazione con Ducati che è consunta. Non si imbarca altrove se non ha garanzie tecniche.

 

Aprilia vorrebbe un pilota affamato di vittorie e Dovizioso vorrebbe una casa affamata di vittorie. La porta si riapre; l’idea di un anno sabbatico per Dovi resta parcheggiata in attesa di vedere se Aprilia intende accelerare ulteriormente quel cammino di investimenti, budget e sviluppo programmato per il 2022 anticipandolo al 2021. Non si tratta di pagare molto Dovizioso. Si tratta di fargli vedere che ci sono i soldi per provare a migliorare ancora il pacchetto. Mentre, in disparte, si fa vedere Jorge Lorenzo, poco convinto del proprio ritiro, ma costoso e fuori da troppo tempo per poter essere una prima opzione.