Futuro Dovizioso, parla il manager Simone Battistella: "Lavoriamo per rientrare nel 2022"

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

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Parla Simone Battistella, il manager di Andrea Dovizioso: "Dovi si allena come se fosse in piena pre season e lavoriamo per rientrare nel 2022. Se la Honda chiama, anche a spot nei soli test del Qatar per conoscersi, direi di sì. Hernandez intanto  torna in Casa Pramac"

Mentre il volto del Mondiale prende forma Simone Battistella, manager di Andrea Dovizioso lavora dalla sua casa di Londra, dove in una situazione di semi lockdown, si  gode anche la famiglia.

 

Ciao Simone, come stai?

 

"Bene anche se alle prese con una situazione non facile causa covid. Oggi a Londra ha nevicato e la città era particolarmente bella, anche se si osserva la chiusura totale e si può uscire solo per necessità."

 

Hai visto il calendario MotoGP?

 

"Mi sembra logico e dimostra le qualità di programmazione e organizzazione di Dorna che sfrutta i possibili corridoi sanitari e la bolla nel migliore dei modi. Penso che sia l'esperienza dello scorso anno sia la situazione nel Mondo più serena possano essere un vantaggio a medio termine."

 

Facciamo un punto sugli altri piloti che rappresenti prima di concentrarci su Andrea Dovizioso... Partiamo dal simpatico Jonny Hernadez ex Pramac Ducati

 

"Jonny torna in Casa Paolo Campinoti e rivestirà i colori Pramac ma questa volta in MotoE.  Dopo l'esperienza nell'endurance con la Honda è contento di rivedere le facce del Paddock della MotoGP. E' colombiano ma ha una mentalità ormai europea vivendo da tempo a Madrid.  Molto gentile e educato ed ha tante qualità dal punto di vista neuromotorio oltre che una forma fisica invidiabile."

 

Bautista ha il suo secondo anno di contratto con la Honda ufficiale in SBK dopo l'esperienza in Ducati, che aria tira?

 

"Dipenderà  molto dalle evoluzioni che i giapponesi porteranno sulla nuova moto. Lo avremmo voluto capire a Jerez in questi giorni ma i test sono stati posticipati causa meteo. Alvaro attraversa un buon momento personale perchè è diventato papà per la seconda volta ed il management nipponico  (Testuhiro Kuwata e Tomonori Sato) lo ritengono portante nel nuovo progetto Honda cosi è possibile che il percorso continui."

 

I tuoi ragazzi più giovani del gruppo sono Alessandro Zaccone e Lorenzo Baldassarri.

 

"Per Alessandro dopo lo scorso anno vissuto tra il terzo posto nel CEV Moto2 e l'esordio in MotoE siamo in attesa di una prossima sistemazione mentre per Lorenzo in Moto2 passare alla MV può essere una sorta di svolta. Penso che continuare il percorso che lo porti a ritrovarsi grazie ad una nuova moto può essere uno spunto in più. Ha imparato pazienza nel gestire le frustrazioni e considera uno stimolo il fatto che altri suoi coetanei siano già passati in MotoGP."

 

Abbiamo lasciato per ultimo Dovi, è arrivata la tanto attesa chiamata dalla Honda?

 

"Non ancora ma se dovesse arrivare Andrea è davvero pronto. Si sta allenando per il motocross a livello amatoriale ma lo sta facendo con una tale intensità come se fosse in piena pre season MotoGP. Lavoreremo quest'anno per rientrare a pieno titolo nel 2022. Per quando riguarda Honda, premesso che sia a me sia ad Andrea dispiace molto quello che sta succedendo a Marc (Marquez, ndr), è chiaro che stanno valutando esattamente quando il loro pilota possa rientrare. A mio avviso, giustamente, hanno timore di compiere degli errori in una situazione tanto delicata.  Il prossimo mese sarà cruciale per le loro decisioni.  Dal canto nostro abbiamo rifiutato tutte le proposte da test rider per essere liberi di fare altro ma altresì pronti a tornare in griglia di partenza."

 

Mettiamo caso che la Honda dovesse chiedervi la presenza ai test del Qatar per una presa di contatto e valutazione? Una sorta di chiamata "a gettone", accettereste?

 

"A pensarci bene a una chiamata inizialmente a spot per conoscersi e capire come va Andrea con quella moto direi di si. Parliamo di una moto vincente e di un pilota che in Qatar è sempre andato tanto forte; l'abbinamento incuriosirebbe tifosi e non".

 

Questa storia ha il sapore del cubo di rubik con le mille facce. Dovizioso in Honda sino a quando non rientra Marquez o al suo fianco?

 

"Sinceramente non mi aspetto che la Honda faccia iniziare il mondiale a Dovi per poi farglielo interrompere a metà o verso fine stagione.  L'ipotesi di iniziare al fianco di Pol Espargaro per poi aggiungere una terza moto quando rientra Marquez non è oltretutto percorribile anche perchè Carmelo Ezpeleta ha espresso parere contrario, dunque non mi pare ci siano tante variabili da poter esplorare. Aspettiamo mentre Andrea, molto serenamente, lavora con la serietà e l'impegno che lo contraddistingue. Ovvio non ci piace nasconderci dietro un dito e l'idea di seguire dal divano di casa il doppio appuntamento del Qatar magari non sarebbe facile... Ammesso che Dovi non sia su una pista di motocross proprio in quelle ore."