Jorge Lorenzo, niente rientro in MotoGP: "Manager o commentatore tv". VIDEO

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Lorenzo esclude il rientro in MotoGP: "Ci sono stati contatti con Aprilia, ma per ora la strada è chiusa". Intervenuto in diretta a Sky Sport24, Jorge fa chiarezza sui propri progetti: "Tra le ipotesi aperte ci sono quelle di commentatore tv o di seguire da manager qualche giovane pilota". Su Rossi: "Mi aspetto che faccia bene in Petronas, anche se la M1 non è la moto più completa come quando correvo io in Yamaha"

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"Ci sono stati contatti con Massimo Rivola (di cui sono amico da tempo) e con Aprilia, ne abbiamo parlato, ma la contrattazione non è andata in porto, loro hanno scelto di restare con piloti che hanno quindi per ora questa strada è chiusa": con queste parole Jorge Lorenzo, protagonista da una lunga chiacchierata a Sky Sport24 con Vera Spadini e Antonio Boselli, fa chiarezza sul proprio futuro. Niente rientro al paddock come collaudatore, dunque, almeno per ora, ma i progetti non mancano: "Ho tante nuove idee per il mio futuro, meno stressanti rispetto a quella di correre in MotoGP ma comunque emozionanti. Una strada aperta, per esempio, è quella come telecronista televisivo e non escludo nemmeno l'ipotesi di dare la mia esperienza a qualche pilota giovane divenendo suo manager".

"Yamaha senza di me non è la moto più completa"

"Sono stato un pilota sempre molto sensibile, sin da piccolo, perché mio padre mi faceva guidare tante moto diverse e quindi riuscivo ad adattarmi capendo in fretta cosa funzionasse e cosa no, ho sempre avuto questa abilità. Yamaha si è affidata a me negli ultimi anni in cui ero lì, abbiamo percorso una strada molto buona realizzando una moto facile da guidare, intuitiva. Quando sono andato in Ducati altri piloti si sono occupati dell'evoluzione della moto, non posso fare un confronto ma di sicuro credo che la Yamaha per quanto migliorata non sia la moto più completa come quando correvo io nel team".

"Rossi in Petronas? Mi ha sorpreso, ma è una scelta logica"

"Mi ha sorpreso la decisione della Yamaha di far competere Rossi in un team satellite come Petronas, non l'avrei mai immaginato, ma allo stesso tempo credo che per lui non cambi tanto, farà bene. Abbiamo visto gli ottimi risultati raggiunti da Quartararo e Morbidelli, la moto è competitiva e Yamaha alla fine deve fare come tutti gli altri team: guardare al futuro. Quando ho cominciatocon loro nel 2008 dovevano cercare

un piano b in caso di partenza di Valentino (si parlava di un suo passaggioin F1) e hanno scelto un pilota giovane come me. Il futuro passa per i piloti più giovani, scegliere Quartararo è una scelta logica".

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"Dovi-Dall'Igna? Frizioni interne prevedibili alla fine di una relazione"

"Quando una relazione si rompe è normale ci siano delle frizioni, ci sono due versioni diverse, ognuno pensa che sia stato l'altro a sbagliare. Andrea difende il suo orgoglio e la sua immagine, Ducati fa lo stesso. Penso sia stato un matrimonio di successo per entrambi, il team è tornato a lottare per il titolo, quindi penso che entrambi dovrebbero essere contenti".

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