In un'intervista ad AS, il CEO di Dorna smentisce le voci di una presunta indagine della Honda sul rapido rientro in pista di Marquez nel GP Andalusia 2020, dopo l'incidente nella gara di Jerez: "È una bugia, ho parlato con chi dovevo parlare in Honda, non c'è nulla di vero in quello che dice la stampa". E sul recupero di Marquez in vista dell'inizio del Mondiale 2021 aggiunge: "Marc deve fare ciò che è meglio per lui, senza preoccuparsi di nulla: è importante che ci sia, però non voglio mettergli alcuna pressione"
L'inizio del Motomondiale è in programma per il 28 marzo con il GP del Qatar. Nella stagione 2020 la Dorna e il paddock della MotoGP hanno dimostrato di saper far fronte alla pandemia da coronavirus, ripartendo dopo il lockdown con un preciso protocollo di sicurezza e chiudendo un campionato molto equilibrato con gare spettacolari. Sono queste le buone premesse di un Mondiale 2021 in cui Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, spera di poter riabbracciare anche Marc Marquez, grande assente l’anno scorso a causa di un incidente nella prima gara di Jerez. "Marquez deve fare ciò che è meglio per lui, senza preoccuparsi di nulla – sottolinea Ezpeleta, nel corso di un’intervista al giornale spagnolo AS –. Chiaramente è importante che Marc ci sia, però non voglio mettergli alcuna pressione. Parlo regolarmente con lui, lo trovo tranquillo e forte: è concentrato sul recupero e non sul calendario".
"Non ho fatto da intermediario tra Honda e i medici"
C'è un altro passaggio importante dell’intervista di Ezpeleta che riguarda Marquez: il CEO di Dorna esclude di aver avuto un ruolo da intermediario tra i medici del Motomondiale, Marc e la Honda dopo l’incidente del pilota spagnolo del 19 luglio 2020 durante il GP di Jerez. Quella è stata l’unica gara della stagione per Marquez, avendo subito la frattura dell’omero del braccio destro (nel 2020 è stato operato tre volte). Quattro giorni dopo il primo intervento, il 25 luglio 2020, Marquez riceve l’idoneità dei medici e torna incredibilmente a correre nelle Libere 3 del GP Andalusia, chiudendo con il 19° tempo. Lo spagnolo scende in pista anche nelle FP4, concluse al 16° posto. Nonostante il dolore, il pilota della Honda prova a partecipare anche alle qualifiche: dopo il primo giro, però, torna al box e decide di rinunciare al GP. Ci sono state tante polemiche sul ritorno in sella di Marquez, avvenuto così rapidamente rispetto al primo intervento. Sui media sono circolate anche diverse indiscrezioni su una presunta indagine della Honda sul rientro in pista anticipato dello spagnolo. Voci subito smentite da Ezpeleta nella sua intervista al quotidiano AS: "Non ho dovuto mediare assolutamente nulla tra i medici, Marquez e la Honda: questa è una bufala, è una bugia. Ho parlato con chi dovevo parlare in Honda e non c'è assolutamente nulla di vero in quello che dice la stampa, assolutamente niente. Non posso dirlo più chiaramente: non esiste nulla di vero riguardo l'indagine della Honda".
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"L'obiettivo è fare almeno 18 gare"
Ezpeleta ha trattato tanti altri temi nella sua lunga intervista. Dalla preparazione di un nuovo Mondiale in piena pandemia ("Siamo preparati, abbiamo già l'esperienza per fare un campionato con la bolla"), fino alla volontà di chiudere anche quest’anno la stagione nonostante qualche possibile imprevisto dovuto al Covid ("L'obiettivo è fare almeno 18 gare entro novembre: stiamo esaminando diverse possibilità, compreso il vaccino, spero di finire l'anno con tutti vaccinati"). Ezpeleta spera anche di poter rivedere il pubblico sulle tribune dei circuiti: "Febbraio sarà fondamentale per questo tema, poi vedremo come cambieranno le cose passo dopo passo. Nel 2020 abbiamo avuto spettatori a Misano e a Le Mans ed è andata bene, perché nessuno si è contaminato. Tuttavia, volevamo la presenza del pubblico anche a Portimao, ma non è stato possibile".