Lettera a Gresini: "T'immagino felice, lì dove potrai giocare col passato e il futuro"

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Una lettera per dire addio a un amico, una lettera nel giorno dell'ultimo saluto a Fausto Gresini: "Ora ti vedo sereno, ovunque tu sia e dove ci sono anche Sic, Kato e gli altri. Puoi giocare con il passato e con il futuro, restando sempre nel presente"

L'ULTIMO SALUTO A FAUSTO GRESINI

Caro Fausto, ti abbiamo detto addio, là dentro il tuo Reparto Corse con le tue moto e la tua storia. Io credo che oramai tu sia comunque felice, lassù, laggiù dovunque tu sia ora. Lo sei anche se dovessi essere ancora in viaggio, chissà. Starai pensando ai tanti dolori che hai lasciato in quei tanti che ti volevano bene, alla mancanza assurda, inconcepibile, ingiusta di un padre, un marito, un figlio e anche di un amico. Ma non puoi far altro che confortarti con questi dolori, queste mancanze perché significano affetto, amore, stima. Purtroppo la condizione terribile che ti impone la vita è che più amato sei stato, più dolore lasci e più a lungo questo dolore dura, continua. Magari col tempo un po’ si attenua, ma soltanto per abitudine, non perché diventi davvero più piccolo.
 

C’è poi una cosa che mi è venuta in mente. Io e credo la maggior parte di noi, ti ricordiamo per come eri, e ti immaginiamo così anche là. Invece oggi mi è venuto questo dubbio: come si diventa quando si finisce qui e si va di lì? Spirito, dicono. Quello che tutti noi abbiamo e utilizziamo nelle nostre vite per fare del bene, dell’arte, del bello oppure del male, della sofferenza, dell’ingiustizia. Ok, ma come lo riconosci il Sic, Kato e tutti gli altri? Come farai a fare un Team che corra, si diverta e diverta? Perché io ti immagino alla fine in pace, sereno, tranquillo, felice, ma anche come eri qui e non è così. Sei diverso, un’altra... cosa non si può dire, perché non è così. Quindi un’entità Fausto che trasmette sé stesso e così si fa riconoscere e riconosce, conosce. In un luogo dove il tempo non scorre, né indietro né avanti, semplicemente non c’è anche se ogni tanto arriverà qualche amico a trovarti e poco alla volta tutto si ripeterà e andrà avanti. Così potrai giocare col passato e col futuro restando sempre nel presente, senza fretta, con calma e senza paura che capiti come è successo a te. D’altronde qualsiasi pezzo di infinito, per piccolo che tu lo scelga, è comunque infinito. E tu e gli altri siete un pezzetto di eternità. Per come la vedi tu adesso Fausto è un ciao e a presto.