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MotoGP, il rientro di Marc Marquez: la logica dice Portimao

MotoGp

Sandro Donato Grosso

A breve Marquez raggiungerà il Qatar, dove gli verrà somministrata la seconda dose del vaccino anti-Covid. Poi farà ritorno in Spagna: non è prevista una visita in pista a Losail, dove questa settimana si correrà il GP di Doha. Lunedì 12 aprile è in programma un controllo all’ospedale Ruber di Madrid, dove si valuterà lo stato di recupero dell'omero del braccio destro. Qualora dovesse andare bene, Marc potrebbe tornare in pista per il terzo GP a Portimao dal 16 al 18 aprile

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Partiamo dal programma di Marc Marquez. Lo spagnolo arriverà qui in Qatar assieme al suo assistente Jose Luis Martinez con un volo di linea nelle prossime ore, dopo il tampone all’aeroporto di Doha osserverà una quarantena fiduciaria di un giorno all’Hotel Ritz-Carlton, dove alloggia tutto il team Honda unitamente a suo papà e suo fratello. Una volta ricevuto esito del PCR, andrà nel centro vaccini organizzato dal Governo qatariota dove gli verrà somministrata la seconda dose del vaccino anti-Covid, poi farà un altro tampone obbligatorio per poter riprendere il volo per la Spagna. Una trasferta di quattro giorni circa, nella quale al momento non è prevista una visita in pista, nel rispetto dei protocolli e del tempo, visto che l’appuntamento più importante Marc lo avrà lunedì 12 aprile al mattino all’ospedale Ruber di Madrid. Qui verrà visitato dall’equipe del professor Samuel Antuña, che lo ha operato lo scorso 3 dicembre dopo il “calvario” ormai noto.

Marquez "corre" verso il Portogallo

È verosimile che la massima prudenza adottata sino a questo momento, con un secco no al rientro in pista a Losail, possa lasciare il posto ad un ok definitivo che consentirebbe all’otto volte campione del mondo di rientrare in Portogallo per il terzo GP della stagione. Perché dovrebbe esserci un esito diverso, visto che prima dell’ultima visita Marquez era tornato a guidare una mini moto in un kartodromo e anche una moto "vera" come la RC213V-S, dimostrando al mondo intero di sentirsi bene? Le ragioni sono molteplici e ruotano soprattutto sulla velocità di recupero e sui progressi fatti da Marc nella riabilitazione nell’ultimo mese. Marc in questi giorni sta intensificando ulteriormente la propria preparazione tra moto, bici e corsa. Su Instagram ha postato una foto che racconta di 8 km corsi in 30 minuti con una media di 3’49 a km. Numeri da far sgranare gli occhi agli atleti professionisti.

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Marquez, stato di forma ottimo

Ovvio che se semplicisticamente si potrebbe pensare che la calcificazione del suo osso rotto centri relativamente con la corsa, ma questo è un ulteriore segnale dell’ottimo stato di forma del pilota in questo momento. Chi gestisce oggi Marquez dal punto di vista medico ha voluto carta bianca, e di calendari non ne ha voluto sentir parlare. Ma pare che siano maturi i tempi per sciogliere il riserbo, anche perché in caso contrario la spiegazione di quello che succede lascerebbe spazio a preoccupazioni ulteriori.

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