MotoGP, le due facce di Ducati, Yamaha e Suzuki: il bilancio dopo tre GP

MotoGp
Antonio Boselli

Antonio Boselli

Quartararo, Bagnaia e Mir i tre piloti che stanno emergendo in questo inizio di mondiale, rappresentanti dei team ufficiali. A loro si contrappongono i compagni di squadra che invece stanno faticando parecchio

LO SPECIALE MOTOGP

Yamaha, Ducati e Suzuki. La qualità del Motomondiale si misura con la grande sfida di tre case diverse. Quartararo, Bagnaia e Mir i tre piloti che stanno emergendo in questo inizio di mondiale, rappresentanti dei team ufficiali. Fabio ha vinto due gare consecutive, ha avuto un passo superiore degli altri sia in Qatar sia in Portogallo e soprattutto ha mostrato una grande sicurezza in sé stesso. Uno scatto mentale fatto anche da Pecco Bagnaia, sempre più a proprio agio sulla Ducati e capace di guidare con uno stile che, in teoria, sembrava difficile da imporre alla Desmosedici. Joan Mir è solido mentalmente, come si richiede a un campione del mondo, e tecnicamente con una Suzuki sempre competitiva, a prescindere dalle piste.

A questi tre, si contrappongono i compagni di squadra che invece stanno faticando. Maverick Vinales dopo due gare convincenti è ricaduto nella solita partenza deludente e in una gara anonima. Rins e Miller sono caduti, il pilota della Suzuki ha perso una grande occasione perché era virtualmente sul podio mentre l’australiano è la grande delusione di questo inizio di campionato, anche per via della sindrome compartimentale che lo sta condizionando. La classifica però parla chiaro e vede con 9 punti, la comparsa di Marc Marquez.

Ora, è presto per pensare a rimonte clamorose, ma il pilota della Honda non può che migliorare fisicamente tornando a correre su piste più familiari rispetto a Portimao. Il mondiale per ora è un sogno, ma di sicuro Marc approfitterà dei passi falsi di chi gli sta davanti.