Bagnaia all'inseguimento di Quartararo, leader del Mondiale con 15 punti di vantaggio: "Yamaha competitiva ma anche Ducati va forte, siamo pronti per il primo successo stagionale. Il circuito di Jerez mi piace molto, possiamo fare bene". La gara domenica live alle 14 su Sky Sport MotoGP
Quarta tappa del Motomondiale: è la settimana del GP di Spagna. Bagnaia, reduce dalla grande rimonta del Portogallo (dall'11° al 2° posto), è carico: "A Jerez l'anno scorso stavamo lottando per il podio, prima che si rompesse il motore eravamo secondi con un ampio distacco sul terzo, significa che questa di Jerez può essere una buona pista per noi. Per certi aspetti somiglia a Portimao, è un tracciato che mi piace molto. Sono fiducioso: la mia moto ha un forte potenziale in accelerazione e in staccata, i punti su cui in questo momento mi concentro di più. La Ducati se spingi molto funziona bene, stiamo crescendo".
A caccia di Quartararo
Bagnaia attualmente è 2° in classifica con 46 punti, in cima c'è il vincitore delle ultime due gare, Quartararo: "La Yamaha è molto competitiva, lo sappiamo, ma anche Ducati sta andando molto forte. Siamo secondi in Campionato dopo tre gare, dobbiamo ridurre il distacco dalla vetta. Sono convinto che siamo pronti per portarci a casa la prima vittoria, conclude Bagnaia.
Statistiche
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La crescita
I passi in avanti di Pecco sono evidenti e hanno avuto testimonianza concreta con i risultati in avvio di Campionato: "Già nel 2020 ho cercato di guidare in modo diverso e credo di aver gradualmente capito come fare, anche se la seconda parte della scorsa stagione è stata molto complessa. È come se il lavoro svolto in inverno in palestra mi abbia dato più motivazione e fiducia, il risultato si è visto nelle prime tre gare: in Qatar ho imparato come gestire le gomme, a Doha ero più veloce ma ho fatto un errore e mi sono giocato la vittoria, finché a Portimao ho gestito bene la moto".
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La lezione Mahindra
Parlando della propria crescita, Bagnaia sottolinea anche l'importanza del lavoro in Mahindra a inizio carriera: "È stata un'esperienza importante per riuscire a gestire le situazioni difficili. Il mio stile non è cambiato nel corso degli anni: freno sempre forte e guadagno sugli altri in percorrenza, a centro curva. Guido in modo molto diverso rispetto agli altri ducatisti, quasi all'opposto, ma per ora funziona".