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Moto3, GP Spagna: successo di Acosta a Jerez, 2° Fenati, 4° Migno. HIGHLIGHTS

MOTO3

Paolo Lorenzi

Terza vittoria di fila per il gioiello della KTM che a Jerez s'impone davanti all'ottimo Fenati e Alcoba, 4° Migno. Più indietro Antonelli, ora secondo in classifica alle spalle di Acosta, leader assoluto della Moto3. Gara da dimenticare per Foggia e Suzuki, partito in pole position e finito per terra dopo sette giri

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Pedrito che gara, ancora lui. Stupisce in rimonta, colpisce nel finale. Coi suoi sorpassi senza paura a ruote di traverso. Il rookie del team Ajo parte dalla tredicesima posizione dopo libere e qualifiche sotto tono (troppa pressione?) ma poi in gara si libera di ogni condizionamento e parte alla rincorsa. In pochi giri è già sul gruppo di testa, e alla fine si lancia a testa bassa nel duello rovente per il podio.

 

Con Oncu, Fenati e Masia (altrettanto bravo a recuperare una posizione in griglia sfavorevole) e Binder. Sorpassi a manciate, nella migliore tradizione della Moto3. Fenati s’infila tra le KTM e prende la testa, Acosta non lo molla, ma sbaglia a due giri dalla fine. Due staccate ed è di nuovo sotto. Poi il disastro finale: Oncu a poche curve dalla fine forza e finisce per terra tirando giù anche Masia e Binder. Acosta s’invola sul traguardo seguito da Alcoba (buon podio per il team Gresini che con questa gara saluta l’ingresso della vedova Nadia Mantovani e dei due figli al vertice della squadra) e da Fenati.

 

Terza vittoria di fila per il gioiello della KTM che stabilisce anche un record: il più giovane nella storia del Motomondiale a riuscirci (a 16 anni, 11 mesi e 7 giorni). Marquez l’aveva detto: “Tra qualche anno me lo ritroverò di fianco”. Gara splendida anche per la le altre posizioni.

 

Bravo anche Migno, scattato dalla terza casella e finito ai piedi del podio dopo essere stato risucchiato in fondo al gruppetto di testa, dopo aver toccato Sasaki a cinque giri dalla fine perdendo terreno (almeno 5 posizioni) per poi risalire. Peccato per Antonelli, ottavo ma comunque secondo in classifica (staccato di 51 punti da Acosta) e soprattutto per Suzuki partito in pole position e finito per terra dopo sette giri (dopo  aver commesso un precedente errore alla curva 2).

 

Gara da dimenticare anche per Dennis Foggia, penalizzato prima del via con un long lap penalty rimediato in qualifica e poi caduto a due giri dal traguardo.

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