MotoGP, A. Espargaró: "Non so come abbiamo fatto a correre al Mugello". VIDEO

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Le prime parole dopo il GP del pilota spagnolo dell'Aprilia: "È stata una giornata molto dura per la morte di Jason Dupasquier. Non so come facciamo noi piloti a liberare la mente e riuscire ad affrontare una gara in questi casi, mi sento quasi male con me stesso per esserne stato capace"

MORTE DUPASQUIER, LE REAZIONI - IL MINUTO DI SILENZIO

Ancora visibilmente scosso, Aleix Espargaró fatica a trovare le parole dopo la gara del Mugello: "È stata una giornata molto dura per la morte di Jason Dupasquier, non riesco ancora a capacitarmi di quello che è successo, è difficile da accettare. Siamo passati in 10 minuti dal minuto di silenzio all'affrontare la gara, non mi spiego come facciamo noi piloti in questi casi a resettare la mente, liberarla, concentrarci e correre".

"Mi sento male con me stesso"

"È difficile per tutto il mondo del motociclismo. Jason era davvero un bimbo, aveva solo 19 anni. Ieri avevo chiesto al mio team di aggiornarmi sulle sue condizioni, perché se non fosse stato con noi non sarei sceso in pista nelle FP4. Rivola mi ha detto che era stabile, così sono andato avanti. Questo è uno sport che amiamo tanto, queste cose capitano, lo sappiamo, ma mi sento anche male con me stesso per essere stato capace di correre. Allo stesso tempo fa parte della nostra vita, lo so", aggiunge Aleix.

"Mai competitivo"

Infine, Aleix fa il punto tecnico sulla gara, chiusa in settima posizione: "È stato un GP difficile, mi aspettavo di più, non sono mai stato competitivo. La moto accelerava meno dei giorni scorsi, mi mancava sempre un po' per sorpassare Miller, era impossibile riuscirci".