SBK, il bilancio di Donington: Razgatlioglu capitalizza sull’errore di Rea

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Rivoluzione in classifica mondiale, con Razgatlioglu che passa Rea. All’ottima prestazione di squadra di BMW fanno da contraltare le difficoltà di Ducati

LO SPECIALE SUPERBIKE

Il classico meteo bizzoso all’inglese ha riaccolto la Superbike a Donington Park dopo un anno di stop. In una continua alternanza tra asciutto e bagnato si è verificato un inatteso terremoto in classifica generale, con Toprak Razgatlioglu che ha scavalcato Jonathan Rea offrendo il segnale tangibile di un campionato aperto, incerto e combattuto tra due piloti dal talento sopraffino. Nel fine settimana del massimo splendore del turco però ci sono state altre sorprese, alcune positive (come BMW) e altre meno (vedasi il tracollo Ducati). Diamo uno sguardo a chi si è distinto e chi ha faticato nel quarto round del mondiale 2021.

UP

Toprak Razgatlioglu – È in tutto e per tutto l’uomo del momento, a partire dalle voci di mercato che lo volevano in MotoGP sopite dal suo rinnovo biennale con Pata Yamaha. Il turco ama Donington e lo dimostra andando forte fin dalle libere del venerdì, mentre sabato mattina naufraga sotto la pioggia. Fortunatamente per lui le gare si svolgono su pista prevalentemente asciutta. Due vittorie e un sesto posto in Superpole Race, una rimonta leggendaria nel primo mezzo giro di Gara 1 e soprattutto la testa del mondiale: per Toprak è un weekend da incorniciare.
 

BMW – Sul tracciato che le diede il primo podio del nuovo corso nel 2019, BMW coglie due podi con Tom Sykes e uno con Michael Van Der Mark. Probabilmente a Donington il pilota fa la differenza più che altrove, ma la M1000RR si è dimostrata versatile ed efficace in tutte le condizioni meteo, come testimonia la prima fila di entrambi i piloti nella Superpole bagnata. Reduce da un test proficuo a Navarra, la squadra diretta da Shaun Muir può guardare con fiducia al prossimo round di Assen.
 

Lucas Mahias – Gara dopo gara il francese del team Puccetti acquista confidenza con moto e categoria. In prova riesce spesso a staccare buoni tempi e la qualifica sembra essere il suo forte, complice la tendenza a farsi trainare da Rea. Per trasferire questa velocità in gara manca ancora qualcosa, ma il settimo posto della Superpole Race è il suo miglior risultato della stagione e a questa aggiunge un nono e un dodicesimo posto nelle due gare lunghe, completando il weekend più competitivo dell’anno.

DOWN

Jonathan Rea – Il Cannibale incappa in un raro errore, uno di quelli che gli capitano un paio di volte a stagione, ma che oggi assume un grande peso specifico. La caduta di Gara 2 sulle sconnessioni della curva Coppice apre a Razgatlioglu la strada della vittoria e della leadership in classifica. Per il resto, solito weekend “alla Rea” di grande costanza e velocità, con un secondo posto e la vittoria in Superpole Race che ormai non fanno quasi più notizia.
 

Ducati – Dopo i fasti di Misano, il round inglese è purtroppo disastroso per le Panigale V4R. Redding chiude su una nota alta con il quarto posto di Gara 2, ma in Gara 1 cade e in Superpole Race sceglie una gomma rain che si rivela sbagliata. Rinaldi chiude ottavo in Gara 2 come miglior risultato, appena dietro a Davies che sulla pista di casa non va oltre un settimo posto. In Gara 1 addirittura la miglior Rossa è quella privata di Bassani decimo, mentre Rabat rimane inconsistente.
 

Alvaro Bautista – Lo spagnolo si è dovuto tramutare giocoforza in un mago della rimonta, dovendo partire spesso da lontano (in questo caso sedicesimo). Chiude le due gare lunghe ottavo e decimo, risultando per la prima volta inferiore al suo compagno di squadra Leon Haslam che con la pioggia avrebbe potuto puntare anche al podio. Conoscendo il suo talento e tenendo a mente il suo debutto in SBK di un paio di stagioni fa, guardare i suoi risultati del presente lascia davvero un po’ di amaro in bocca.