Il marchio italiano, ed i suoi piloti, hanno ottenuto pietre miliari importanti al Red Bull Ring: la Ducati è imbattuta nel GP Austria dal 2016 in avanti
Sarebbe sufficiente il GP dell’Austria dell’anno scorso a proclamare il Red Bull Ring quale tracciato Ducati per antonomasia: la pietra miliare della 50^ vittoria e la quinta consecutiva al Red Bull Ring (2016-2020) impresa unica nella loro storia. Cinque vittorie è anche il loro primato assoluto assieme a Losail, Motegi e Sepang, e, con la doppia gara di Stiria ed Austria quest’anno, le possibilità che il tracciato austriaco sia il primo in cui calano il 6 sono decisamente superiori alla media. La vittoria dell’anno scorso di Dovizioso è ben chiara nella mente, se non altro perché è stata l’ultima in carriera per il pilota italiano, uscito di scena a fine 2020: era il 16 agosto. Andando indietro nel tempo, solo due anni, troviamo un altro pilota che ha ottenuto la sua ultima vittoria in carriera nel GP d’Austria: nientemeno che il tre volte campione del mondo in MotoGP Jorge Lorenzo. Fu il suo successo numero 47 e lo ottenne, non serve ricordarlo, su una Ducati, il 12 agosto. E a completare un trittico di vittorie ben spaziate nel calendario agostano, torniamo al 2016, quando il 14, alla vigilia di ferragosto, Andrea Iannone ottenne il suo unico successo in MotoGP davanti ad Andrea Dovizioso, in quella che fu la prima doppietta Ducati dal 2007. Un turbinio di ricordi Ducati “rovinato” solo dal GP di Stiria dell’anno scorso, in cui Miguel Oliveira divenne il primo portoghese a vincere in top-class nel GP di Stiria, nel GP numero 900 della top-class. Per la Ducati resta comunque il primato di essere imbattuta nel GP d’Austria, dal 2016 in avanti.
Miguel Oliveira è "solo"
Dei piloti Ducati che hanno ottenuto la loro ultima (o unica) vittoria al Red Bull Ring abbiamo detto qui sopra e, visto che la Ducati è stata monopolista o quasi qui dal 2016 in poi genera un’anomalia. Quel “quasi” è Miguel Oliveira: ecco, il portoghese al momento è l’unico vincitore al Red Bull Ring in attività! È una vera e propria anomalia: solo il Red Bull Ring, tra i circuiti in calendario quest’anno, conta un solo precedente vincitore.
Attenzione alla velocità
Come sempre quando si arriva al Red Bull Ring, bisogna prestare attenzione alle velocità medie (per quelle massime ci pensano il Qatar ed il Mugello): le più elevate dell’anno, dal 2016 in poi si registrano sempre in terra austriaca. L’anno scorso la pole nel GP di Vinales nel GP dell’Austria (1’23”450) fu la più veloce della stagione, a 186,276 km/h di media, seguita da quella di Pol Espargarò nel GP di Stiria (1’23”850, prima pole nella storia della KTM) a 185,987 km/h. Con l’assenza di Phillip Island, nel 2020 il Red Bull Ring è stato l’unico in cui si registrarono pole con medie superiori ai 180 km/h. Il record per il Red Bull Ring è del 2019, quando Marc Marquez mise a segno la media di 187,226 km/h (1’23”027).