MotoGP. Chi è Jorge Martin, il pilota Ducati Pramac che ha vinto il GP Stiria a Spielberg
il profilo ©IPA/FotogrammaDebuttante in MotoGP, Jorge Martín sul tracciato austriaco del Red Bull Ring con il suo talento mette tutti in riga: prima vittoria in top-class, davanti a Mir e Quartararo. E il team Pramac sogna un weekend da sogno anche settimana prossima: domenica alle 14 si replica su questo stesso tracciato, gara live su Sky Sport MotoGP
Cosa c'è nelle pieghe della vittoria di Martín? La certezza che la Ducati si ritrova un talento puro, che lo scorso anno era oggetto del desiderio di KTM, alla quale Borgo Panigale lo ha poi voluto strappare a tutti i costi. "Martinator" la moto la violenta, la strapazza, le da del tu anche quando le mille strategie elettroniche da gestire indurrebbero ad un timore reverenziale. L'esordio in Qatar, con tanto di pole e podio, ci aveva dato un'indicazione sul valore di questo debuttante from Madrid classe '98 che ha vinto il Mondiale nel 2018 con il Team Gresini in Moto3. Jorge in pista ha la lucidità del veterano, nella gestione delle gomme e nella visione della corsa e guida la Ducati al limite anche nello stretto, unico ad andare aldilà del dna di un mezzo più a suo agio sul dritto che in curva. Nel corpo a corpo non si tira dietro, ma non è incline alle scorrettezze. E’ diretto, non si fa troppi problemi, il suo carattere è ipergenuino. Sa annullare i problemi ed è educato a reagire. Come ha fatto dopo il brutto incidente dello scorso aprile.
Il rientro dall'infortunio
Tre mesi fa era in ospedale alle prese con sette fratture e tre interventi, oggi è sul gradino più alto del podio. Il primo per l'italianissimo Team Pramac, che in termini di umanità ed accoglienza è "Campione del Mondo" da sempre. La storia è ancora più toccante se pensiamo, che i sacrifici della famiglia non sembravano bastare ed il rischio di tornarsene a casa più volte è stato reale. Una storia tenera nella quale Fausto Gresini ed il suo supporto rappresentano una pagina dolce. E pensare che "Almoguera" il suo secondo cognome di origine araba rimanda ad una stirpe di sicari. Forse è presto per sbilanciarsi, ma pare proprio che abbiamo davanti agli occhi un nuovo modello di campione.