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MotoGP, si corre per la ventesima volta a Silverstone: i numeri del circuito inglese

MotoGp

Michele Merlino

Quello inglese diventa il diciannovesimo circuito in cui viene disputato un ventesimo GP della top-class. In due occasioni, negli ultimi tre anni, non si è corso a Silverstone: nel 2018 per pioggia e l'anno scorso per la pandemia di Covid-19

GP SILVERSTONE, LE LIBERE LIVE

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Alla fine, Silverstone riesce a toccare quota 20 GP. Non è stato un percorso facile: all’inizio perché, a differenza della Formula 1, questo non era il tracciato "principe" per le gare di moto. Dal 1949 c’era il leggendario TT dell'Isola di Man; quando divenne troppo pericoloso, nel 1977, fu la volta di Silverstone, ma dal 1987 in poi si corse a Donington, fino al 2009, per poi tornare qui nel 2010. Tutto bene, o quasi: in due occasioni negli ultimi tre anni il GP di Silverstone non si è disputato: nel 2018 per pioggia e l’anno scorso per la pandemia di COVID-19. Ora, incrociando le dita, è la volta buona: Silverstone diventa il 19° circuito in cui viene disputato un 20° GP della top-class.

Yamaha svetta

Il team più vincente è la Yamaha con 7 vittorie: 3 nell'era 2 tempi (1978, 1979, 1983) e 4 nell'era MotoGP (2010, 2012, 2013, 2015), mentre è impressionante il dominio della Honda sul versante delle pole: 11 su 20 qualifiche disputate qui. Solo 3 nell’era dei due tempi e ben 7 consecutive dal 2011 al 2017. Questo dominio fu interrotto nel 2018 da un 1-2 Ducati in griglia (Lorenzo-Dovizioso) per una gara che poi non fu disputata. Marc Marquez tornò poi in pole per la Honda nel 2019. Il primato delle vittorie per pilota è condiviso tra Jorge Lorenzo e Kenny Roberts Sr.: 3 ciascuno. Con il ritiro di Lorenzo, non c'è nessun pilota in attività che abbia vinto più di una volta a Silverstone, ed abbiamo 3 vincitori nel campo partenti: Marc Marquez (2014), Rossi (2015) e Rins (2019).

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Il digiuno italiano

No, non si tratta di digiuno di vittorie a Silverstone: abbiamo vinto qui 3 volte (Franco Uncini nel 1982, Valentino Rossi nel 2015 e Andrea Dovizioso nel 2017), ma del fatto che il GP di Stiria è stato il 12° consecutivo senza un successo italiano. Quest'anno, nonostante i 7 vincitori diversi, nessuno di loro è dei nostri ed il nostro ultimo successo è quello di Franco Morbidelli a Valencia, ultima gara dello scorso campionato. Per trovare un digiuno tricolore più lungo bisogna andare indietro di sei anni, quando restammo a secco per 23 gare, dal Sachsenring 2013 a Silverstone 2014. In questo intervallo vinsero solo piloti spagnoli. Alle due estremità del digiuno, Valentino Rossi, vincitore ad Assen nel 2013 e Misano 2014.