Rossi a Sky: "A un certo punto sono uscito dalla bolla e mi sono visto da fuori". VIDEO
esclusivaValentino Rossi si racconta a Guido Meda in un'intervista a Sky Sport: "A un certo punto è come se mi fossi svegliato all'improvviso e fatto un passo indietro, uscendo dalla bolla. La prima volta che ho pensato al ritiro è stato al Mugello nel 2019. Per il 2022 ho tante offerte interessanti, parteciperò al campionato Endurance con macchine da GT"
Valentino Rossi ha concesso una lunga intervista a Sky Sport nel venerdì di Misano, appuntamento speciale per il Dottore, a pochi chilometri dalla sua Tavullia.
Dall'annuncio del ritiro in poi mi sembri sereno...
"Lo sono, avrei voluto continuare ma non sono abbastanza competitivo. Mi spiace non essere veloce, ma voglio dare il massimo fino alla fine. E' la scelta giusta. E' stato molto bello, una figata. Ci sono state diverse fasi, con cose belle e brutte"
Ti sei dato la spiegazione di come si fa a essere così longevi?
"E' un insieme di cose. La più importante è che ti deve piacere molto, nel mio caso guidare la moto. Ti deve piacere essere sotto pressione, è una cosa difficile. Ti deve piacere questo modo di vivere. Dipende perchè uno corre: io sono appassionato, mi piace la sensazione dopo una bella gara o una vittoria. Questo dà ulteriori motivazioni"
La pressione come l'hai vissuta? Nel tuo caso la parte bella che cos'è?
"E' una sensazione in cui non stai bene ma ti piace e quando non ce l'hai ti manca. E' bello e brutto insieme, dolce amaro. Ti rende nervoso e teso, ma in quel momento tiri fuori il massimo, anche cose che non sai di avere. Non entri mai in un senso di beatitudine. L'anno scorso è come se mi fossi svegliato da un bel sogno o un incubo: ero così dentro alla situazione di far bene e vincere che è come se vivessi in un universo parallelo. Il resto era un riempitivo. Come diceva Steve McQueen"
Quando ti sei svegliato dal sogno?
"La prima volta che ho pensato di smettere è stato al Mugello nel 2019. E' stato un po' strano, il Covid ha cambiato anche le situazioni. Per una volta ho fatto un passo indietro, sono uscito dalla bolla e mi sono accorto che intorno c'era anche altro. Ho sempre avuto una vita normale, me la sono scelta e ho lavorato per mantenerla. Non sono un pilota anche fuori dal paddock, ma ero sempre nella bolla. A un certo punto mi è sembrato di fare un passo indietro"
Con l'attesa di un figlio hai realizzato in pieno l'uscita dalla bolla...
"Sono molto contento perchè sono riuscito a dirlo io, ho goduto per le tante stupidaggini che si dice sulla gente famosa. Siamo stati felici di questo. E' una cosa che ho sempre voluto fare, forse avrei voluto aspettare ancora un poco per fare ancora un po' di vacanze insieme alla Franci. Ma è rimasta incinta e siamo molto felici. Era un mio desiderio. Sono curioso, mi trovo bene e per me non è cambiato molto"
Come va la progettazione del futuro a quattro ruote?
"Sta andando bene. Abbiamo avuto tante offerte interessanti, si può fare un buon programma per il 2022. Devo decidere il campionato, sarà Endurance con macchine da GT. Stiamo cercando di capire in che categoria e con quale macchina"
Come è stato vedere vincere Bagnaia ad Aragon?
"Ho seguito la gara di Pecco da un maxischermo che c'era dalla Curva 7. Quando uscivo vedevo il numerino rosso davanti e sapevo che era primo. All'ultimo giro ho visto che aveva vinto e gli ho fatto i complimenti. Se lo meritava, sta andando forte. Siamo fieri dei nostri piloti, soprattutto di Franco e Pecco, che corrono con team ufficiali e che nel 2022 lotteranno per vincere il Mondiale. Bisognerà seguirli".
Si potrà seguire i piloti italiani su Sky per i prossimi quattro anni!
"Sono contento. Mi piace guardare la MotoGP su Sky, l'anno prossimo la guarderò sicuro visto che sarò a casa. Ci sono tanti piloti italiani bravi, alcuni possono anche vincere il Mondiale. Bisogna essere di parte, la gente vuole quello, i tifosi vogliono quello. Splendido vedere vincere i piloti italiani, magari su una moto italiana"
Stai facendo la conta di quante gare mancano?
"Non ancora, mancano ancora tante gare. Gli scogli più difficili sono Aragon che per fortuna è passato e Valencia, che è l'ultima. Poi c'è Austin che mi piace, Misano 2. Sono felice di vedere tanti tifosi che mi omaggiano in giro per il mondo"