MotoGP, GP Algarve a Portimao: vi sPecco ancora. Le pagelle di Paolo Beltramo

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Il weekend di Portimao ci ha regalato tanti spunti ed emozioni contrastanti. Dal bello del successo di Pecco Bagnaia e della conquista del titolo costruttori della Ducati, al brutto delle cadute causate dai fratelli Binder in MotoGP e Moto3, dove Dennis Foggia ha visto svanire le sue sòperanze mondiali. Il tutto in attesa dell'ultimo Gran Premio di Valentino Rossi a Valencia

Il Portogallo è un Paese molto bello e affascinante, affacciato com’è sull’oceano Atlantico dalla regione più occidentale dell’Europa Continentale. È un Paese affacciato sul tramonto, e sulle sue infinite varietà di colori e sfumature, rossi, viola, rosa, gialli che si spandono in un’aria solitamente ventosa e quindi limpida, pura che aiuta lo spettacolo della natura... Stavolta, a Portimao, sul podio della MotoGP, il tramonto lusitano con la sua infinita bellezza si rifletteva su altro rosso, il Rosso Ducati che con la vittoria di Pecco Bagnaia, il terzo posto di Jack Miller e la caduta del freschissimo campione del mondo Quartararo oltre a dominare la gara dall’alto di quel podio festeggiavano la conquista del mondiale costruttori. Insieme a loro il campione uscente Joan Mir, tutto azzurro Suzuki, come a rappresentare il pezzo di cielo dove stava avvenendo quello spettacolo rosso. Questo direi il bello.

 

Il brutto viene dai fratelli Binder. Brad, quello della MotoGP stende al primo giro Danilo Petrucci pure lui come Valentino Rossi alla penultima gara della sua avventura in MotoGP, mentre il fratellino minore in Moto3 stende in modo che definirei stupidamente aggressivo Denis Foggia regalando così la certezza del titolo a Pedrito Acosta. Il piccolo Binder è già stato preso per passare addirittura in MotoGP l’anno prossimo, saltando l’esperienza in moto2. Io la vedo come una scelta semplicemente assurda, che andrebbe vietata soprattutto considerando l’immaturità e la troppa aggressività del soggetto. Di Binder in MotoGP forse è già di troppo uno. Quello portoghese è comunque stato un GP bello, divertente, combattuto come una pista così bella e impegnativa merita. Peccato non ci fosse Marc Marquez. Buon tramonto a tutti.

Vi sPecco ancora

Bagnaia ha conquistato la terza vittoria stagionale, la quinta pole, il secondo posto, ma soprattutto dimostrato la sua grande classe, sicurezza, precisione, bellezza nella guida. Il tutto davanti e anche grazie ai consigli di Casey Stoner tornato a vedere un GP dopo anni. I due si sono trovati subito e Pecco vorrebbe Casey sempre con sé alle gare come “coach”. Comunque a Bagnaia un bel 10 non lo toglie nessuno e chissà che segretamente, inconsciamente Casey abbia passato a lui la magia di riuscire a portare una Ducati ad essere campione del mondo? In fondo continua ad essere l’unico ad esserci riuscito nel lontano 2007. Bene in generale Ducati sull’otto volante dell’Algarve con Miller terzo sul podio e anche Zarco, Martin e Bastianini nei primi 10.

No Fabio No Party

Alla Yamaha per il momento sono messi così: senza Quartararo praticamente non esistono. Il neo campione francese dopo aver festeggiato a Misano 2 la conquista del titolo, a Portimao ha commesso il primo errore dell’anno cadendo e così la migliore delle Yamaha è stata quella di Valentino Rossi, tredicesimo, a punti alla sua penultima gara passata un po’ in sordina dopo il saluto di Misano e l’atteso grande addio di Valencia. Dietro di lui Dovizioso e ultimo Morbidelli. Insomma stavolta voto 3 anche se per l’anno prossimo col Morbido in forma, il Campione e Dovizioso su moto ufficiale saranno belle cose. Ma continuo a non capire la scelta di Binder Jr: vabbè far crescere i giovani, ma prenderli addirittura immaturi direttamente dalla Moto3 è sbagliato.

Un po’ di azzurro tra le nubi

Mir con la Suzuki ha confermato la sua classe e portato la moto campione e sé stesso sul secondo gradino del podio. Un po’ di luce in una stagione difficile per un pilota che sarebbe bello per lo spettacolo e giusto se avesse un mezzo performante sempre. Voto 9

No Marc c’è Alex

Honda senza Marquez93 diventa una squadra e migliora quasi come d’incanto le prestazioni degli altri piloti, soprattutto di Alex, il fratellino. Tecnologia o psicologia? Propendo per la seconda con un pizzico della prima, magari visto che Honda continua a lavorare anche con le molte presenze del collaudatore Bradl. Voto 7

Il peggio dei due

Aprilia: stavolta i piloti hanno tradito le aspettative: Espargaro si è steso a metà gara, ma senza essere protagonista e Vinales è finito penultimo e già si sussurra di qualche incomprensione ai box. Insomma secondo me siamo ancora lontani dal top con costanza. Speriamo le cose migliorino coi test e le novità tecniche. Aleix però deve imparare a non cadere così tanto (tra prove e gare) e Vinales capire la moto e riuscire a trovarsi bene coi tecnici, altrimenti il pilota non lo può fare. Voto 2

Disastro KTM

Un solo pilota all’arrivo, Binder 10°, Lecuona che stende Oliveira, Petrucci che non riesce neppure a finire il primo giro e non per colpa sua. Insomma peggio è difficile fare. Voto 2

Incoronato un Campione vero

Pedro Acosta - voto 10 - alla fine ha vinto il titolo da esordiente, una cosa straordinaria. L’ha meritato, ma questa volta Darryn Binder stendendo Foggia e Garcia all’ultimo giro con una manovra impossibile, sbagliata, stupida ha reso impossibile all’italiano tenere aperto il campionato fino a Valencia. Un vero peccato sia per Dennis che non ha nessuna colpa, sia per Acosta che avrebbe probabilmente vinto anche senza quell’aiuto non necessario. Purtroppo le corse a volte vanno così, i due hanno disputato un campionato strepitoso e anche Foggia avrebbe meritato il titolo se fosse riuscito a prenderselo. Comunque alla fine sul podio dietro al Neocampione ci sono saliti Migno e Antonelli. Dai che ci siamo anche noi.

Un altro Canguro Mannaro?

Possibile che Remy Gardner con questo successo abbia riaperto la serie dei piloti australiani veloci e vincenti rinverdendo la tradizione per prima di famiglia col papà Wayne campione della 500 nel 1987, poi di Doohan e Stoner. Chissà, fatto sta che a Portimao ha piegato il suo compagno e diretto avversario Raul Fernandez  finito secondo. Lo ha battuto in pista e ai box scegliendo la gomma migliore (la dura) e vincendo una gara probabilmente determinante. Ma ricordiamo che Fernandez è un esordiente in Moto2 e la sua stagione va inserita nel libro dei fenomeni.

Bè ci risentiamo la settimana prossima dopo l’ultima gara del campionato, di Petrucci e di Rossi. Già mi sta scendendo un lacrimone…