Superbike, Pasini contento della Ducati per il Civ

SBK
Rosario Triolo

Rosario Triolo

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Test a Valencia con team Broncos positivo, vicino l’accordo per una grande stagione di gare nel campionato italiano

Dopo una pausa forzata dalle gare, Mattia Pasini è pronto a tornare in pista da pilota. L’avventura da commentatore Sky Sport MotoGp al seguito del motomondiale comunque continuerà, e la presenza di un pilota dal valore indiscutibile e ancora in attività nella squadra motori di Sky è un privilegio che garantisce ricchezza e competenza al racconto del motociclismo.

La prossima esperienza in pista, invece, sarà in Superbike. Il Mondiale è un passo ancora distante, perché come ha sempre ripetuto, Pasini vuole meritarlo sul campo, senza provare a ottenere qualcosa solo grazie alla fama di pilota velocissimo che si è costruito negli anni. E allora il punto di partenza, se tutto andrà per il verso giusto, sarà il Civ.

Il nostro campionato italiano Superbike è da sempre tra i più belli e competitivi, con in pista piloti forti e da MotoGp come Lorenzo Savadori e Michele Pirro, dominatori degli ultimi anni spettacolari, o da Wsbk come Alessandro Delbianco, tutti pronti ad accogliere un nuovo rivale che sicuramente renderebbe le gare ancora più intriganti, aggiungendosi a una lista di piloti prestigiosa pronta a richiamare grande attenzione non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Pasini deve ancora sciogliere del tutto la riserva, ma l’intenzione è quella di far quadrare le cose ed entrare a far parte del campionato, specialmente dopo il test di due giorni di Valencia. Tanti i punti positivi, a partire dal gradimento reciproco tra il pilota e il boss del team Broncos, Luca Conforti. E poi anche la variabile tecnica: l’adozione delle gomme Dunlop al posto delle Pirelli è sicuramente gradita a Pasini, che le conosce bene per averle già usate nel motomondiale.

Infine, ovviamente, la moto. Tutti sognano una Ducati, Pasini non fa eccezione, e sicuramente su una moto del genere potrebbe rilanciarsi. Il countdown per il sì definitivo è già in corso, e sicuramente anche per la Federmoto avere un Civ con tanti nomi di così alto livello sarà una grande occasione per diffondere ulteriormente anche fuori dai nostri confini la passione e la competenza italiane nel motociclismo.