Domenica 20 marzo è in programma la prima storica gara di MotoGP sul circuito indonesiano, che fin qui ha ospitato soltanto i test prestagionali e la gara conclusiva del Mondiale Superbike 2021 (attenzione agli orari: Moto3 alle 5, Moto2 alle 6:20, MotoGP alle 8, tutto in diretta su Sky Sport MotoGP). È un tracciato tortuoso, è stato da poco riasfaltato, ha un breve rettilineo, una curva via l'altra: conosciamolo meglio attraverso l'analisi tecnica in pista a cura di Max Temporali
Dopo la splendida tripletta italiana a Losail nel primo appuntamento del 2022, il Motomondiale è pronto al debutto sulla pista di Mandalika (gli orari delle gare in programma domenica 20 marzo: Moto3 alle 5, Moto2 alle 6:20, MotoGP alle 8, tutto in diretta su Sky Sport MotoGP). Prepariamoci al meglio con questa guida pratica al circuito indonesiano, analizzato nei dettagli da Max Temporali
Mandalika è una pista nuovissima, inaugurata a novembre 2021 dalla Superbike, nella gara conclusiva del Mondiale
VIDEO. Mandalika on board
Mandalika si trova in Indonesia, quindi le condizioni climatiche non sono poi diverse da quelle di Sepang: alto tasso di umidità, vento, temperature elevate e rischio acquazzone
Proprio per questo nei cordoli sono ricavate delle feritoie che favoriscono lo scolo d’acqua, grazie anche al banking delle curve
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L'asfalto è molto ampio (15 metri) e questo la rende più difficile da interpretare, soprattutto all’inizio. Tra l'altro la pista è stata recentemente riasfaltata dopo i problemi nel primo giorno di test pre stagionali qui a Mandalika: questo potrebbe riservare ulteriori sorprese ai piloti nei primi giri
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4,3 km di tracciato: i cordoli son un po’ il nemico principale dei tecnici delle moto, perché causano delle fortissime vibrazioni al punto da aver provocato nella Superbike anche rotture importanti, come alle ruote o ai telaietti, agli attacchi della carenatura, quindi servirà estrema attenzione nel prendere i cordoli con la massima delicatezza
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Iniziamo un giro virtuale a Mandalika: il rettilineo di partenza si può affrontare con 5-6 marce
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Staccata alla curva 1, dentro la seconda. Curva quasi a 90°: in uscita si appoggia la terza, poi ancora subito via, 1-2, prima marcia per affrontare una a destra e una doppia a sinistra a ferro di cavallo
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In uscita si appoggia ancora, seconda-terza, si affronta la curva 5, la 6 con la quarta marcia e si arriva alla 7, sempre una curva a destra dove si toglie una marcia e si affronta un cambio di direzione molto rapido, in cui la moto va tirata dentro al punto di corda
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Via ancora con il gas in mano con la quarta marcia inserita e subito si prendono in mano i freni, perché stavolta c’è un tornante di ritorno, la curva 10, e si fa in prima marcia
VIDEO. Mandalika on board
Via di nuovo in accelerazione, seconda-terza, c’è un ingresso morbido sempre a destra molto lungo e poi un cambio di direzione alla curva 12
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Tutto in terza marcia, anche la 13 e la 14: entriamo nel punto più impegnativo della pista
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Alla 15 si arriva già con i freni in mano, è una sorta di semicurva, si fa col ginocchio per terra...
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...e bisogna affrontare poi la 16, il tornantino più impegnativo del circuito: si sta strettissimi, sempre attaccati alla destra...
VIDEO. Mandalika on board
...per affrontare poi il cambio di direzione alla curva 17 che è l'ultima, quella che immette sul rettilineo e bisogna cercare di uscire più velocemente possibile per acquistare accelerazione
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Mandalika diventa il 73° circuito nei 74 anni di storia della top-class. Succede a Portimao (72°), entrato in calendario nel 2020 a causa della pandemia di Covid. Il 72° tracciato avrebbe dovuto essere il KymiRing in Finlandia, ma è ancora in attesa della sua prima gara, prevista (di nuovo, dopo 2020 e 2021) per quest’anno.
Non è una prima assoluta per l'Indonesia nel Motomondiale: nel 1996 e 1997 ci furono due gare a Sentul e la Honda dominò
Storia e curiosità del GP Indonesia
Nel 1996 Mick Doohan vinse davanti ad Alex Barros e Loris Capirossi (quest’ultimo su Yamaha). Nel 1997 fu tripletta Honda con Tadayuki Okada, Mick Doohan e Alex Crivillé. Okada passò Doohan per la vittoria all’ultima curva e il campione australiano dopo l’arrivo riservò al giapponese un gestaccio irriverente…