Moto2, Gp di Argentina Termas de Rio Hondo: pole di Aldeguer, 3° Arbolino, 6° Vietti
Argentina-Moto2Pole con primato per il 17enne spagnolo Fermin Aldeguer: è il più giovane pilota nella storia della Moto2 a schierarsi sulla prima casella della griglia di partenza. Alle sue spalle Augusto Fernandez, 3° Arbolino, 6° Vietti. Domenica la gara alle 18.20 LIVE su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno
Martella e martella, sbanda e correggi, sui veloci curvoni di Termas de Rio Hondo, Fermin Aldeguer, diciassette anni (tra un mese) spagnolo, ha preso tutti in contropiede. Pole con primato: è il più giovane pilota nella storia della classe di mezzo a schierarsi sulla prima casella della griglia di partenza. Tante per dire, meglio di Marquez e Jorge Lorenzo. Magari non vuol dire nulla, o forse si, certo per il portacolori della Boscoscuro (l’italiana Speed Up per intendersi) è un bel modo di presentarsi. Poi è originario di Murcia, città di mare, come Pedro Acosta, il giovane fenomeno campione in carica della Moto 3 che sta faticando più del previsto ad ambientarsi alla Moto 2 (oggi addirittura diciassettesimo) ma che prima o poi tutti s’aspettano risalire la china. Di fianco a lui un brutto cliente come Augusto Fernandez, uomo di punta del Team KTM Ajo (squadra campione nella scorsa stagione) al suo sesto campionato nella media cilindrata.
Gli italiani: Arbolino 3°, Vietti in seconda fila
In prima fila è spuntato anche Tony Arbolino, neanche tanto a sorpresa visti i tempi del mattino, ma in fin dei conti alla sua seconda prima fila in Moto2 (dal 2021). Seconda fila per Arenas e Dixon, che sta confermandosi piloti veloce da tenere d’occhio e a chiuder Celestino Vietti col sesto posto. Il leader del campionato navigava più indietro a pochi minuti dal temine quando ha provato a dare la zampata, ma nel giro buono s’è trovato davanti Van Den Goorbergh che gli ha tolto l’attimo buono. Termas è circuito spettacolare, veloce ma tutt’altro che facile per via delle buche che fanno tremare le dentiere dei piloti. Lo si vedeva a occhio nudo, scuotimenti continui e qualche perdita d’aderenza. Ne ha pagato le conseguenze il sorprendente vincitore dell’ultima gara in Indonesia, il tailandese Somkiat Chantra, protagonista di un gran volo nell’ultimo turno di libere. La sciagura che temevano, oltre a lui che si è alzato per fortuna indenne, i meccanici del suo box che hanno dovuto ricostruirgli la moto. In qualifica ha fatto decisamente meglio prendendosi un onorevole settimo posti che apre prospettive (o pone domande) interessanti (in classifica è quarto). Per ora fuori dai giochi è Sam Lowes, l’inglese terzo nel mondiale scatterà undicesimo. Ma nemmeno il secondo in classifica se la passa meglio: Aron Canet è infatti finito alle sue spalle col dodicesimo posto.