Moto2 Mugello, il ritorno di Mattia Pasini: "Sono andato forte, mi sono divertito". VIDEO

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Dopo quasi due anni di assenza dalle piste, il pilota romagnolo - oggi talent di Sky - ha corso al Mugello come wild card nel team GASGAS Aspar, ottenendo il 5° posto in qualifica e il 15° in gara, che gli è valso un punto. "Mi sono divertito molto per tutto il weekend - le parole del riminese - sono andato forte. Mi 'rode' solo un po' perché secondo me potevamo riuscire a stare tra i primi 5"

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Mancava in pista dal 20 settembre del 2020, a Misano, quando era salito in sella alla Kalex del team Red Bull KTM Ajo in sostituzione di Jorge Martín, positivo al Covid-19. Da quel momento Mattia Pasini si era quasi esclusivamente dedicato al suo ruolo di talent per Sky Sport MotoGP. Ma la voglia di correre era tanta... e l'occasione è arrivata al Mugello, in Moto2, come wild card con il team GASGAS Aspar, accanto alla coppia Arenas-Dixon. In qualifica è andato oltre ogni aspettativa, ottenendo un super 5° posto in griglia. In gara il romagnolo ha lottato come un leone, in un circuito che conosce come le sue tasche e in cui ha trionfato tre volte in carriera: nel 2006 in 125, nel 2009 in 250 davanti al suo grande amico Marco Simoncelli e nel 2017, vincendo ancora nella ('nuova') classe media. È partito bene anche oggi, scivolando lentamente fino al 15° posto, difeso nel finale nel duello con Baltus: alla fine è arrivato 'soltanto' un punto, ma dopo quasi due anni di assenza dal Motomondiale è certamente un ottimo risultato.

Pasini: "Mi sono divertito, ma potevo stare nei primi 5..."

Al termine della gara, Mattia ha raccontato le sue sensazioni al nostro Antonio Boselli. "Mi sono divertito molto per tutto il weekend - spiega - ho guidato bene, sono andato forte, ma mi 'rode' un po' perché avevo scelto la gomma dura e poi mi sono fatto 'convincere', visto che tutti montavano la morbida. Ma la nostra era di ripiego, era la gomma del Q1 e non aveva il grip che ci serviva per stare lì davanti. Comunque ci ho provato e sono orgoglioso, ma secondo me potevamo riuscire a stare tra i primi cinque". Nel corso dell'intervista arriva anche l'abbraccio a Pasini di Livio Suppo. "Livio - ricorda il 36enne pilota riminese - è stato il primo a farmi guidare una MotoGP e a mettermi sotto contratto, so che è un mio grande estimatore". E il team manager della Suzuki conferma, chiudendo con una battuta: "Lo stimo da tanto tempo, d'altronde non siamo più giovanissimi...".