
Il Diablo domina al Montmeló dopo essere partito dalla terza posizione in griglia. vincendo con oltre 6 secondi di vantaggio su Martín. In classifica ora è a +22 su Aleix Espargaró (autore di un clamoroso errore) e +53 su Bastianini (caduto all'8° giro). Bagnaia steso dalla sfortuna (e da Nakagami...), Marini salva l'Italia: i voti ai protagonisti del weekend di MotoGP

LA PERFEZIONE CHE ESISTE - Fabio Quartararo: 10
Gara strepitosa, con una moto meno potente, ma da lui guidata al limite dell’impossibile. Il campione del mondo è anche fortunato, ma le due cose molto spesso vanno insieme perché quando sei là, davanti, sei anche nella posizione migliore per prenderti molti dei regali che il destino delle corse getta lì, a caso, forse senza cattive intenzioni, ma con effetti talvolta (stavolta) molto importanti. Due stesi, uno, il più vicino in classifica che getta 9 punti festeggiando prima della fine

LA SFIGA CHE ESISTE – Pecco Bagnaia/Alex Rins: Ng
Come detto sopra che una comparsa innervosita come Nakagami diventi attore protagonista stendendo due che lottano per vincere e, soprattutto nel caso di Bagnaia, anche per il mondiale, è grave, molto. Quest’anno non c’è pace per i due che hanno collezionato, con questo catalano, un distacco che sembra tagliarli fuori alla lotta per il titolo. Che dire. Ng per le prestazioni, 10 per la sfortuna

UN ERRORE DA NON FARE – Takazumi Nakagami: 1
Ce l’ha un po’ nel DNA di commettere errori quando scatta bene, ma questa volta è imperdonabile: sarà banale, ma un professionista che corre in MotoGP e da un sacco di anni, non può non sapere che le gare non si risolvono alla prima curva del primo giro. Certo, la voglia di conferma, di fare bene, di sfruttare l’occasione, di recuperare immediatamente posizioni può essere una spinta difficile da tenere a bada, ma...

...una sanzione ci voleva, così tanto per cercare di fargli entrare in testa un po’ più di attenzione per sé e per gli altri. Bene che sia finita senza danni, visto che ha colpito con la faccia (protetta dal casco) la ruota di Bagnaia. Comunque solidarietà, tanta al giapponese che ha passato una notte inn terapia intensiva e che, insomma, non si può dire non abbia pagato un prezzo per il suo errore. Solidarietà arrivata, peraltro, da tutti gli altri piloti, i due coinvolti compresi. Voto 1

TUTTI GIU' PER TERRA O FERMI – Bastianini, Bezzecchi, Dovizioso, Di Giannantonio, Bagnaia: 4
Una giornata disastrosa per gli italiani con 5 ritiri o cadute in una sola gara. Per il “Bestia” una caduta che segue quella del Mugello di una settimana fa e lo allontana quasi definitivamente dalla lotta per il titolo, dai sogni di gloria. L’ha detto anche lui, ci vuole più costanza, continuità. Dal Bez e dal Diggia i si aspettava meglio. Per il Dovi, forse, meglio un ritiro di un’ennesima gara opaca a una vita da Quartararo.

UN ERRORE DA NON FARE 2 – Aleix Espargaro: 9/3
E’ già successo più volte di quante non si creda che un pilota si metta a festeggiare prima del tempo, ma farlo in MotoGP dopo oltre 16 anni di partecipazione al mondiale non si deve. Però può capitare e ad Aleix Espargaro è capitato proprio a Barcellona, una specie di circuito “maledetto” per lui, ma anche di casa. Era secondo, il massimo che potesse ottenere, ma si è alzato per festeggiare un giro prima della fine, perdendo non 5, ma 14 punti su Quartararo. Per la gara 9, per i festeggiamenti 3

SALVA ITALIA - Luca Marini: 7
Grande Luca, che ha salvato l’onore dei piloti italiani con un sesto posto di grinta, continuità, equilibrio. Sta arrivando, ora manca quell’ultimo decimino, quello più difficile da togliere, ma intanto è arrivato lì, dove si può provare a vincere, a salire sul podio, a giocarsela coi migliori. Bene, avanti così. 7

SALVA DUCATI – Jorge Martin, Johan Zarco: 9/8
Martin, Zarco secondo e terzo, che volere di più in una giornata che vedeva Quartararo là davanti. Inoltre il regalo di Aleix ha completato la buona prestazione dei 2 piloti del team Pramac, i due salva giornata storta per Ducati. Ora Martin andrà sotto i ferri per risolvere il problema all’avambraccio, ma quello del setting sembra averlo risolto. Si annuncia una seconda parte di stagione al suo livello. D’altronde in gioco c’è il posto nel team ufficiale con Bastianini. Stavolta meglio lui. 9/8

SALVA SUZUKI: – Joan Mir 7 e 1/2
Joan Mir partire laggiù e arrivare lassù, perlomeno abbastanza lassù è un’impresa. Certo, stavolta favorita dagli avvenimenti della gara. Peccato sia stato steso Rins che ara già davanti e chissà cosa avrebbe potuto fare. Dopo due doppi zeri (sì, come la farina) Suzuki torna per metà al suo livello ed è una bella cosa perché potrebbe significare che il trauma per la decisone del ritiro a fine stagione è stato superato. 7e1/2

SEGNALI DI RIPRESA – Maverick Vinales/KTM 7
Maverick Vinales/KTM Attesi e annunciati segnali di ripresa dalle due entità dalle quali si attendevano di più. Il pilota Aprilia, piano piano comincia ad avvicinare la parte alta della classifica anche in gara e non soltanto nelle prove o nel warm-up. La casa austriaca ritorna pure lei in posizioni più consone al suo alto lignaggio, Bene, rendono il tutto più divertente e interessante. 7

NON CI SIAMO – Franco Morbidelli/Jack Miller/Michele Pirro/Pol Espargaro: 4
Arrivare dietro a due esordienti come Gardner e Binder non è da loro. Soprattutto stupisce la discesa di Miller dopo l’annuncio di passaggio alla KTM/mancata conferma in Ducati, quella di Polyccio dopo il licenziamento dalla Honda HRC e la continua crisi di Franky Morbido che dopo il rientro dall’operazione al ginocchio non si ritrova proprio. Dai, forza! Quanto a Pirro si tratta di wild-card da collaudatore e come l’altro tester Bradl non fa più gran belle figure. 4 a tutti.

UNICA SODDISFAZIONE – Celestino Vietti: 10
Un po’ grazie alla caduta di Joe Roberts che era imprendibile per chiunque, in gran parte per la sua classe e voglia di ritornare lassù da solo Celestino Vietti ha ottenuto un successo importantissimo perché arrivato nella giornata di difficoltà di Ogura. Ora ha 16 punti di vantaggio e credo molta più sicurezza e tranquillità per affrontare le prossime due gare di seguito come la Germania e l’Olanda. 10.

LA SFIGA CHE ESISTE 2 – Denis Foggia: ng
Dopo la caduta al Mugello gli capita di rompere la catena e quindi di prendere un altro “0”. Ora è 4° a 55 punti da Garcia, dietro pure a Guevara e Masia. Non è detto ancora nulla, ma i suoi avversari sono forti, occorre continuità- NG