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MotoGP, GP Olanda. Dopo Marquez, la Honda perde anche Pol Espargaró per infortunio

MotoGp

Paolo Lorenzi

©Getty

La Honda, dopo aver perso Marc Marquez, deve rinunciare anche a Pol Espargaró per infortunio. Lo spagnolo numero 44 aveva subito un trauma toracico dopo una caduta in Germania. Dopo le prove libere del venerdì ad Assen è tornato a sentire dolore per i postumi di quell'incidente: è costretto quindi a ritirarsi dal GP Olanda. Il team ufficiale Honda resta soltanto con Stefan Bradl

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Non c’è pace in casa Honda. Dopo aver perso Marc Marquez, operato per la quarta volta all'omero del braccio destro e costretto a una lunga convalescenza, il team Repsol deve rinunciare momentaneamente anche a Pol Espargaró. Lo spagnolo era caduto nelle prove del GP di Germania, subendo un trauma toracico. I postumi di quell’incidente si sono protratti fino ad Assen: ancora sofferente Pol ha gettato la spugna dopo le prove del venerdì in Olanda. Il suo weekend quindi finisce qui.

Lo sfogo Bradl: "In Germania volevo ritirarmi per il calore"

In Germania tra l’altro Stefan Bradl (il pilota chiamato a sostituire Marc Marquez) ha patito le pene dell’inferno a causa del calore insopportabile generato dalla sua RC213V, sul lato destro. "Dopo 15 giri, circa metà gara, il calore sprigionato dalla moto era diventato insopportabile - ha confidato il tedesco a "The Race" -. Non era la prima volta che succedeva, ma a causa dell’alta temperatura dell’aria registrata in Germania, il problema si è acuito molto". Nelle curve a sinistra il difetto aumentava ancora di più, a causa del minor raffreddamento degli scarichi (che stando sulla parte destra ricevono meno aria). Il tedesco, solitamente attento e misurato nei suo commenti, questa volta non ha risparmiato critiche. "E’ inaccettabile per un pilota - ha aggiunto Bradl -. Volevo ritirarmi, ma sono abituato a stringere i denti in certe situazioni. Ho corso gare durissime per il caldo, come la 8 Ore di Suzuka, i Gran Premi di Thailandia e Malesia, ma mai così dure come in Germania". Alberto Puig, team manager del team Repsol, ha ammesso l’inconveniente, ma non ha saputo dare una spiegazione. "Non credo cha abbia a che fare con l’aerodinamica, piuttosto crediamo sia legato alla ciclistica" ha detto a "The Race". Il momento è critico, come ha spiegato il manager spagnolo venerdì  ai giornalisti. La Honda sta studiando le contromisure, ma deve sviluppare la moto del 2023 senza il supporto e la guida del suo pilota di riferimento. Ecco perché Puig auspica un veloce recupero di Marc Marquez ("Sarebbe una bella cosa se potesse tornare dopo l’estate, per aiutare i tecnici nel lavoro di sviluppo della moto nuova"). Ma con i piloti fuori uso per ragioni diverse, ritrovare la rotta per uscire dalla crisi, non sarà facile.

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Puig: "Marquez? Spero torni in moto dopo l'estate"