Aleix Espargaró, GP Giappone a Motegi rovinato per un errore prima del via. FOTO-VIDEO
Gara rovinata per Aleix Espargaró a Motegi: prima della partenza lo spagnolo ha avuto un problema elettronico alla sua Aprilia (gli è stata erroneamente lasciata la eco map, quella che si usa per ridurre i consumi nel giro di allineamento in griglia): il catalano è partito per il giro di ricognizione senza potenza al motore, è rientrato ai box e ha cambiato la moto (tra l'altro con gomma soft dietro) partendo dalla pit lane e chiudendo 16°
- Prima del giro di ricognizione ad Aleix Espargaró non viene tolta la eco map, una "mappa" molto conservativa che limita la potenza del motore
- L'elettronico di Aprilia aveva inserito la eco map perché Motegi è un GP che richiede normalmente un consumo di benzina elevato: la "mappa" era stata messa prima del giro di allineamento, quello che porta i piloti dal box al posizionamento in griglia. L'avrebbero dovuta togliere prima del warm up lap (giro di ricognizione)
- Espargaró rientra ai box, mentre i colleghi sono già allineati in griglia e pronti a partire per il GP del Giappone
- Mentre i meccanici Aprilia attendono il pilota catalano, la gara sta per scattare con Marquez in pole position
- Aleix scende dalla moto, per salire sulla seconda e ripartire dalla pit lane
- Anche perché, come spiegato a fine gara dallo stesso Aleix, le gomme sulla seconda moto, che aveva la soft montata sul posteriore, non erano quelle indicate
- E infatti Aleix Espargaró non riesce a entrare in zona punti: chiude 16°. Ora il suo distacco da Quartararo sale a 25 punti
- A fine Gran Premio il catalano ha spiegato cosa è successo e raccontato il rammarico per un'occasione persa. "E' stato un errore umano, mi hanno lasciato la eco map e me ne sono subito accorto. Poi la seconda moto aveva anche le gomme sbagliate. Mondiale? Sono triste, essere arrivato fin qui è stato difficile. Andare più forte di Fabio e Pecco è complicato, ma oggi potevo fare meglio di loro"
- L'amministratore delegato di Aprilia corse, Massimo Rivola, è stato ancora più duro: "Abbiamo commesso un errore imperdonabile e perso una grande opportunità. A volte siamo troppo sofisticati, serve maggiore semplicità"