Moto2, GP Giappone: Ogura vince a Motegi, 2° Augusto Fernandez. Arbolino è 6°

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Ai Ogura vince in casa e riduce a soli 2 punti il distacco in classifica da Augusto Fernandez, 2° al termine di un buel duello con il connazionale Alonso Lopez. Arbolino (6°) è il migliore degli italiani, out Celestino Vietti 

Ogura vince in casa, rosicchia 5 punta Fernandez e infiamma la sfida al titolo. Risultato difficile da prevedere alla vigilia, considerando la partenza dalla quinta fila del pilota di Honda Asia. Eppure nei primi giri il giapponese era già a ridosso di Canet, Chantra, Aldeguer e Arbolino, le prime due file dello schieramento. Canet ha salutato la compagnia scivolando al terzo giro, dopo essere partito in testa, Aldeguer lo ha seguito poche curve dopo, aprendo la strada alla rincorsa di Ogura che all’ottavo giro era già a ridosso di Alfonso Lopez, nel frattempo passato in testa. Arbolino e Chantra a seguire, Fernandez di rincorsa dal quarto posto. Aria di sfida iridata nell’aria, con il giapponese in grado di mettersi dietro lo spagnolo, l’avversario diretto in classifica. L’arbitro della gara è però stato Alonso Lopez, che ha tenuto dietro Ogura prima e Fernandez poi, dopo che lo spagnolo era riuscito a liberarsi di Arbolino. Nel frattempo Chantra era scivolato più indietro. Il pilota di Boscoscuro ha impegnato a fondo i due leader del mondiale; Fernandez ha faticato parecchio per superarlo, accendendo il duello più entusiasmante di tutta la gara. Al quindicesimo giro, tra staccate al limite e incroci di traiettorie, Augusto è infine riuscito a liberarsi del connazionale, per lanciarsi all’inseguimento di Ougura che però è riuscito a mantenere quel secondo e mezzo di vantaggio che aveva accumulato, fino al traguardo.

L'ordine di arrivo del GP Giappone

La nuova classifica piloti

Si infiamma la lotta Mondiale Fernandez-Ogura

Con il secondo posto in gara Fernandez mantiene la testa del mondiale, ma per soli due punti. Con la sua caduta Aron Canet scivola invece indietro a 57, aritmeticamente ancora in lizza, ma con uno svantaggio (più di due gare…) difficile da colmare nelle quattro gare restanti. A meno di colpi di scena. Fuori dai giochi iridati sembra condannato anche Celestino Vietti, caduto al settimo giro (terzo zero in quattro gare) e ormai insidiato anche da Pedro Acosta, che in gara gli è finito alle spalle, staccato di 96 punti da Fernandez. Giornata complessivamente storta per i piloti italiani: ritirati oltre al piemontese, anche Antonelli, Corsi e Zaccone. Si sono salvati Arbolino, infine sesto, e Dalla Porta, quindicesimo.