In Thailandia vince Miguel Oliveira, ancora velocissimo sul bagnato. Ma è una giornata di festa anche per Ducati: il terzo posto di Bagnaia vale più di una vittoria per Pecco, ora a -2 da un disastroso Quartararo (voto 4). Bene Marc Marquez, sufficienza per Aleix Espargaró e Maverick Vinales. Ecco le pagelle di Paolo Beltramo dopo la gara di Buriram
- Il primo vincitore di questo GP, come spesso accade quando capita, è il tempo, inteso come situazione atmosferica che cambia con rapidità e forza nella sua espressione piovosa. Le ombre della sera relativamente incombenti e i piloti preoccupati per la quantità di acqua sollevata dalle gomme delle moto che rendono difficile la buona visione di chi sta dietro fanno ritardare il via. Comunque con un'ora di ritardo la gara parte
- Pecco Bagnaia ha detto che il suo podio thailandese vale come una vittoria. Secondo me si sbaglia per difetto: vale molto di più. Vale la possibilità di giocarsi il mondiale praticamente alla pari, vale una pietra sopra gli errori passati, vale la ritrovata leggerezza di chi affronta completamente sereno un'avventura importante, la più importante per chi corre in moto
- Insomma un Pecco che ha guidato per non gettare una possibilità fantastica di vincere il mondiale MotoGP, che non ha preso rischi, che si è accontentato e considerato la situazione difficile, ma anche inaspettatamente vantaggiosa viste le difficoltà totali di Quartararo. Insomma una gara perfetta per chi vuole il massimo pur senza vincere: 9. Ducati eccellente come sempre con 5 moto nei primi 10 anche se dopo 6 vittorie viene sconfitta da KTM. Voto 9.
- Come in Indonesia a Mandalika, quando piove nei tropici Miguel Oliveira viene fuori, naviga come nessun altro. Evidentemente ha una sensibilità speciale, assoluta per capire come si guida in queste condizioni difficili e la KTM lo asseconda alla perfezione. I portoghesi sono comunque un popolo che là dove sorge il sole ha spesso trovato successi (commerciali in questo caso) a Goa, Macao, Timor Est...così Miguel, evidentemente, ha nel sangue questa facilità di dominare le gare orientali
- Per lui la quinta vittoria davanti al pilota che l'anno prossimo lo sostituirà in KTM: vedremo chi avrà scelto meglio. Per ora, per oggi 10. Parabéns...
- Probabilmente se Jack Miller avesse guidato sempre come sta facendo in questo finale di stagione, Ducati non se lo sarebbe fatto scappare: vittoria in Giappone, secondo qua. Ci ha provato, ma stavolta Oliveira non si batteva, così ha portato a casa il massimo ed è ancora stato il primo delle Ducati, Bene. Ora va a casa sua in Australia a sposarsi, e con due GP così in saccoccia sarà ancora più felice
- Si merita di esserlo, come uomo e come pilota. Bravo Jack, se riesci a mettere insieme la tue capacità sparpagliate in disordine nel tuo talento potresti diventare la sorpresa del futuro. Voto 9
- Bene, molto bene Zarco, che chiude quarto a un sospiro da Bagnaia e davanti a Marc Marquez: 8. Sesto Bastianini, intruppato all'inizio, ma poi come quasi sempre in rimonta. 7. Gara anonima di Martin, nono, 6.
- Non bene gli altri uomini Ducati: Bezzecchi che partiva dalla pole (per la pole 10) resiste qualche giro davanti poi interpreta un gamberetto (al curry verde?) e finisce sedicesimo: 4, gli servirà per crescere. Marini caduto mentre era nel gruppo dei buoni e poi ripartito per chiudere ultimo, ma con un ritmo buonissimo, 5. Diggia 18°, 4.
- Quinto Marc, 8° Alex: stavolta la Honda c'era, anche se non al livello abituale, storico, ma insomma decentemente. Marc si è svegliato con un dolore al braccio ultimamente sforzato molto con le gare di Aragon e Motegi attaccate a questa. Perciò il correre sul bagnato lo ha sollevato, ma insomma ancora è un Marquez convalescente dal punto di vista sportivo, dell'allenamento. Tutto considerato 8. La settimana di sosta gli servirà per affrontare le ultime 3 gare ancora meglio. Alex ha mostrato qualità considerando la moto che guida: 6
- In una stagione che resta comunque assolutamente buona, addirittura sorprendente, Aprilia in questa ultime gare è un po' in sofferenza non sempre per colpe sue, anche se dopo questa gara thai i punti da Quartararo sono scesi a -20, quindi le possibilità di vincere il titolo ci sono ancora, ma questa gara con “El Diablo” a zero, fuori dai punti, doveva essere sfruttata meglio
- Aleix avrebbe cioè voluto recuperare più dei 5 punti strappati dopo una gara resa ancora più difficile per una penalizzazione (long lap penalty) per un contatto iniziale con un altro pilota (troppo dura per una gara bagnata) e questa volta davvero più penalizzante del solito, il che non è giusto, perchè una penalizzazione per la stessa infrazione non può essere in un circuito di un secondo, in questo di quattro
- Dopo l'errore del Giappone con la mappa sbagliata lasciata inserita e conseguente cambio moto, Aprilia sembra meno bella di come è: avrebbe potuto tranquillamente stare lì vicino a Pecco e lo dimostra la rimonta di Vinales fino al settimo posto. Difficile giudicare, 6 e 6. 10 per la sfortuna. Peccato.
- Una gara di pura sofferenza per il leader del campionato Quartararo che con grossi problemi di aderenza sia dietro, sia davanti, quest'ultima una novità. Per lui finire fuori dalla zona punti (17°) è un dramma perchè ora il fiato dell'inseguitore lo sente caldo sul collo, ma con la sua classe lotterà fino alla fine e se non vincerà renderà durissima la vittoria altrui. Voto 4. Un po' meglio del solito Morbidelli, 13°. 5.
- Non una grande gara quella di oggi per Suzuki con Rins dodicesimo (5) una volta fulmine sull'acqua, ma forse anche un po' demotivato per la situazione con lo stop a fine stagione e il cambio di marca per il 2023
- Invece bella scelta quella di aver sostituito l'assente Mir col “tuttomoto” Danilo Petrucci che dagli Usa è andato in Thailandia e dopo una Dakar in Arabia, un anno di SBK americana è salito su una MotoGP che non aveva mai visto grazie all'intuizione del Team Manager Livio Suppo che lo ha chiamato riportando la purezza di questo pilota in questo mondo: divertente, simpatico, allegro. 10 per l'iniziativa, per l'atteggiamento, per l'ironia. Il risultato in questo caso non conta, ma non è neppure arrivato ultimo...
- Pole, vittoria, giro veloce e record della pista! Meglio non si può. Così Dennis conquista un successo meraviglioso, sempre in attacco, sempre davanti a parte una sbavatura che consente a Sasaki di andare per un attimo in testa, in una gara atipica dove il distacco tra i primi è evidente. Ritmo, convinzione, determinazione e talento lo portano alla quarta vittoria stagionale e al secondo posto nel campionato dopo un altro disastro di Garcia, andato in palla nella seconda parte di stagione. Foggia quindi 10
- Sasaki buonissima gara di resistenza per cercare di non farsi staccare troppo e conservare il sogno (rivelatosi impossibile) di attaccare Dennis alla fine. (9). Bellissimo terzo posto, secondo podio nel Mondiale, per Ricky Rossi, il pilota del team Sic58 che finalmente conferma le sue qualità con una gara caparbia, grintosa, aggressiva. Bene, ora ha capito che può farlo e credo si ripeterà: 9 pure a lui
- Alla fine buona gara di Izan Guevara che dopo prove difficili e complicate, finisce quinto e si porta a casa la quasi certezza di conquistare il titolo, cosa che potrebbe accadere già in Australia a Phillip Island visti i 49 punti di vantaggio quando alla fine mancano 3 gare, cioè 75 punti. Voto 8 anche perchè il suo gruppo non era di quelli facili. Unica categoria, la Moto3, ad aver corso sull'asciutto: un po' di fortuna per i piccoli. Ci sta
- Toni Arbolino ha scelto lo squalo come mascotte di sé stesso e da Garbagnate è andato a vivere a Lugano, sul lago. Poi è arrivato in Moto2 ed è emigrato a Barcellona, sul mare dove evidentemente lo squalo si è trovato molto meglio: quest'anno due vittorie, Austin e adesso Buriram in Thailandia sotto un diluvio che ha costretto la direzione gara a interrompere la gara con bandiera rossa
- Peccato per Chantra che è caduto davanti al suo pubblico e ora il mondiale si fa sempre più tosto con Ogura sesto davanti ad Augusto Fernandez che recupera mezzo punto ed ora lo segue a meno 1,5... Bravi ad aver finito senza sbagliare, visto ciò che c'era e c'è in palio: 8. Terzo Aron “Tattoo” Canet: voto 9. Ripartiamo, non partiamo, vale la gara, metà punteggio...come sempre quando accade qualcosa di inatteso regolamenti e organizzazione fanno... acqua. Poi però giusto così, dai.
- La notizia dell'esclusione della Clinica Mobile creata dal Dottor Claudio Costa dopo 45 anni di efficiente, innovativo, meraviglioso servizio in pista al servizio dei corpi e delle anime dei piloti e di tutti i componenti del paddock, fa male. Molto male perchè vende ancora un pezzo d'anima di questo sport e lo fa in cambio di una sponsorizzazione