Superbike, il bilancio di Villicum: Razgatlioglu reagisce, ma Bautista vede il titolo

SUPERBIKE
Edoardo Vercellesi

Edoardo Vercellesi

Il round di Argentina vede Bautista avvicinarsi alla vittoria del campionato, mentre Razgatlioglu sbaglia e poi rimedia. Rea spreca un’occasione

BAUTISTA ED AEGERTER IMPLACABILI IN GARA 2

Il fine settimana di San Juan de Villicum ha inaugurato il rush finale della Superbike 2022, che ora si sposta a Mandalika per poi chiudere a Phillip Island. Un ultimo quarto di stagione che rischia di essere trionfale per Alvaro Bautista e Ducati, che in Argentina hanno conquistato due successi e un secondo posto avvicinandosi a grandi passi alla vittoria del titolo. Villicum poteva essere un’occasione per i suoi rivali Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, trattandosi di una pista con diversi tratti guidati dove Yamaha e Kawasaki potevano compensare la potenza del binomio italo-spagnolo. La realtà dei fatti è stata diversa: Ducati ha limitato benissimo i danni nei settori più tortuosi, ma soprattutto Bautista ha nuovamente fatto la differenza sul ritmo di gara. Quel mondiale che a Borgo Panigale manca dal 2011 ormai sembra una formalità, visto che Alvaro arriverà in Indonesia con ottantadue punti di vantaggio su Razgatlioglu e già in Gara 1 avrà il primo (improbabile) match point.

Cuore Razgatlioglu

Quanto a Toprak, il turco ha fatto il possibile per tarpare le ali al leader di classifica, ma la caduta al primo giro di Gara 1 ha aperto un gap di punti insormontabile. Una scivolata figlia del timore che Bautista, una volta passato in testa alla gara, scappasse via. Razgatlioglu si è poi preso la Superpole Race e ha chiuso secondo in Gara 2: più di questo non si poteva fare. Il focus ora si sposta sulla seconda posizione in classifica, dove il pilota Yamaha precede Rea di sedici punti.

Il weekend di Rea

Il nordirlandese ha vissuto un weekend complesso. Veloce in Superpole, in Gara 1 non è riuscito a liberarsi di Axel Bassani per restare con Bautista ed è finito secondo; domenica è andata peggio, perché se non gli fosse entrata la folle nella staccata della prima curva avrebbe fatto sua la Superpole Race, interrompendo un digiuno di vittorie che dura da Estoril. Gara 2 è stata molto sofferta e Rea non è riuscito a passare il compagno di squadra Alex Lowes se non a pochi giri dalla fine. Il risultato è di due terzi posti che lasciano tanto amaro in bocca, ma la tenacia del sei volte campione del mondo non si discute.

La gara di Rinaldi

A Villicum si sono visti anche diversi outsider, a partire dal già citato Bassani che si è inventato una Gara 1 magistrale e ha tenuto dietro Rea per buona parte della corsa. Terzo posto stellare per lui e Motocorsa Racing, con l’obiettivo di mantenere questo tenore di risultati anche il prossimo anno. Parlando di Ducati, domenica si è visto un buon Michael Rinaldi che, dopo aver recuperato quattro posizioni in Superpole Race finendo quarto, ha condotto Gara 2 per diversi giri salvo poi chiudere quinto.

Gli exploit di Lowes

Una menzione la merita anche Alex Lowes, sempre piuttosto altalenante, ma capace di alcuni exploit interessanti sia in Superpole che in gara. Stavolta il suo momento di massima brillantezza è stato Gara 2, dove ha tenuto testa al compagno di squadra con credenziali fino a pochi chilometri dal termine. Buona anche la prestazione di Iker Lecuona, quarto in qualifica e in Gara 1, poi battuto dall’altra Honda Xavi Vierge nella seconda corsa.