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Enea Bastianini, il suo 2022 in MotoGP: è stata la vera sorpresa del Mondiale

MotoGp

Paolo Lorenzi

Bastianini è stata la vera sorpresa del 2022, nonostante un campionato a fasi alterne: ottimo inizio di stagione (con tre vittorie nelle prime sette gare), a seguire tre ritiri nella parte centrale del Mondiale. Nel finale si è ritrovato alla grande, vincendo la concorrenza di Jorge Martin per un posto nel team ufficiale e soprattutto dando vita a duelli spettacolari con Bagnaia. Nel 2023 potrebbe fare un altro passo avanti

DA BASTIANINI A BAGNAIA, LE VACANZE DEI PILOTI

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The Best, la bestia, è stata la vera sorpresa del 2022. A tratti ha persino messo in difficoltà il suo compagno di squadra, nell’ultima parte della stagione quando Bagnaia era lanciato verso l’incredibile rimonta che l’ha portata al vertice del Mondiale. Enea è arrivato in MotoGP nel 2021, quasi in sordina, con una moto clienti, un titolo in Moto2 alle spalle, spinto soprattutto dalla speranza di chi ha creduto in lui, il compianto Fausto Gresini. Al debutto, per tre quarti di campionato, ha fatto il suo, senza infamia e senza lode, come era logico aspettarsi da un rookie, ma alla quint'ultima gara ha agguantato un podio che sapeva di miracoloso. Salvo ripetersi due gare dopo. A quel punto nel radar degli osservatori più attenti il romagnolo ha iniziato a occupare una posizione di riguardo.

Enea Bastianini festeggia dopo il terzo podio a Misano nel 2021 con il team Ducati Avintia

Le prime vittorie in MotoGP

Acquisita l’esperienza e la consapevolezza, nell'anno seguente (il 2022) ha mostrato la stoffa che in pochi forse avevano intravisto all’esordio. Avrebbe potuto andare più lontano del terzo posto finale nel 2022? Forse sì, se a metà stagione non si fosse avvitato in una crisi di convinzione e di dubbi tecnici. Dopo tre vittorie in sette gare, tra il Qatar (inizio col botto) e Le Mans, ha infilato una serie negativa da cui è uscito dopo sette gare. Ecco che cosa aveva detto a fine maggio: “Le gare più brutte? In Argentina e a Jerez. A Termas de Rio Hondo avevo un potenziale maggiore, ma è stato un weekend travagliato, la moto è arrivata tardi e ho avuto un po’ di problemi. In Spagna, invece, non ho mai trovato la quadra, ho modificato tanto la mia Ducati, ma senza risultati; a volte bisogna sapersi adattare". Dopo la vittoria in Francia, il momentaneo ritorno ai vertici, tre zeri e altrettante gare sotto tono. Poi di nuovo sul podio e la vittoria ritrovata ad Aragon.

L'esultanza di Enea Bastianini con Nadia Gresini dopo la vittoria in Qatar

La promozione nel team Ducati ufficiale

Ritrovata anche la fiducia e il feeling con la sua Ducati del 2021, Enea ha persino accarezzato l’idea di poter lottare per il titolo. Aritmeticamente era ancora in gioco, anche se l’impresa appariva disperata. Ma intanto il romagnolo era tornato ad essere un avversario da cui guardarsi. Alla viglia della trasferta in Giappone aveva dichiarato: "Sono più esplosivo dopo la pausa estiva, prima non ero costante in qualifica, ma credo che la moto nuova, la 2021 (con l’aerodinamica nuova, ndr), mi abbia aiutato parecchio, ho un feeling migliore che aumenta di gara in gara". Da lì in poi ha cominciato a dare filo da torcere persino a Bagnaia. Il secondo posto in Thailandia, penultimo appuntamento del campionato, l’ha consacrato ai vertici della MotoGP. Mettendolo in corsa per la sfida della prossima stagione. In diretta concorrenza con il campione in carica, suo nuovo compagno di squadra (nel frattempo aveva vinto la concorrenza di Martin per il posto nel team ufficiale) e sopratutto con una dotazione tecnica e un’assistenza di prim’ordine. Nel 2023 potrebbe fare un altro passo avanti.