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MotoGP, comunicazione radio con i piloti: provati due nuovi sistemi a Jerez

MotoGp

Dorna sta pensando di introdurre una comunicazione radio unidirezionale con messaggi pre registrati che dalla Race Control arrivano direttamente ai piloti in pista, così da avvisarli in maniera repentina in caso di incidenti o pista scivolosa: si lavora su due sistemi differenti, provati nel corso degli ultimi test a Jerez dopo una prima fase sperimentale a Misano 2020. Ecco come funzionano

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La MotoGP vuole introdurre le comunicazioni radio in pista tra piloti e Race Control. Il progetto è ancora in divenire, ma intanto ha vissuto una nuova fase durante i test ufficiali di Jerez dello scorso 1 maggio dopo una prima sperimentazione a Misano nel 2020. Si tratta di due sistemi differenti: uno viene sistemato attorno ai tappi per le orecchie usati dai rider, l’altro viene inserito direttamente nelle orecchie. Vengono utilizzati messaggi pre registrati e inviati tramite un sistema unidirezionale per migliorare le comunicazioni tra Race Control e piloti, così da fornire il più rapidamente possibile alert su potenziali pericoli in pista o sul cambiamento repentino delle condizioni. Diversi piloti a Jerez hanno provato questi due sistemi e fornito i propri feedback. Come fa sapere Carlos Ezpeleta, Chief Sporting Officer di Dorna, l'eventuale introduzione delle comunicazioni radio non avverrà prima dell'inizio del 2024 e soltanto dopo l'ok dei piloti. 

Ezpeleta: "Comunicazione coi piloti una priorità dal 2020"

Queste le parole di Carlo Ezpeleta sul sito della MotoGP: "Lavoriamo a stretto contatto con i piloti e le squadre. La comunicazione della race control con i piloti è una priorità degli ultimi anni - ha detto il Chief Sporting Officer di Dorna -. Nel 2020 i piloti si lamentavano della visibilità delle bandiere, con l’esigenza di sapere cosa stesse accadendo in pista in caso di pioggia o incidenti per esempio. Così, nel 2020, abbiamo fatto un test a Misano, ma i piloti non erano molto convinti del sistema, non si sentivano a loro agio e c’era troppo rumore. Abbiamo quindi deciso di seguire la strada dei pannelli a LED e di imporli come obbligo in tutti i circuiti a partire dall'anno scorso. Ma allo stesso tempo era importante continuare ad aiutare i piloti nelle comunicazioni quando sono in sella. Riprendere il progetto della radio e della comunicazione audio va in questa direzione. È una sfida, perché rispetto alle auto i caschi per le moto sono stretti, soprattutto sul volto, e le moto sono molto più rumorose. Ci sono cose su cui dobbiamo lavorare, ma siamo molto soddisfatti". 

"Per ora sistema unidirezionale, ma in futuro..."

Ancora Carlos Ezpeleta: "Stiamo testando questi due sistemi. Alcuni piloti hanno fatto delle prove e si sentono a loro agio - ha spiegato -. Durante il test abbiamo inviato messaggi radio preregistrati, ma l'idea è che in futuro il sistema sia segnalato dal GPS, in modo che quando si avvicina a una zona con bandiera gialla, pioggia o superficie scivolosa, venga avvertito con anticipo, magari sul rettilineo che porta nel settore interessato. Il secondo sistema viene inserito nelle orecchie, ma pensiamo che il primo sia migliore". Per il momento i messaggi sono relativi solo alla sicurezza, ma non è escluso che in futuro lo sviluppo possa aprire a nuove sperimentazioni. "In una fase successiva, se le squadre saranno d'accordo e quando i piloti si sentiranno più a loro agio, si potrebbe ragionare in termini di comunicazione bidirezionale via radio, quindi anche dai piloti alla race control o ai team", ha concluso il Chief Sporting Officer di Dorna Sports.