Superbike, Bautista implacabile nella festa italiana: il bilancio di Misano

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Edoardo Vercellesi

Bautista e Ducati dominano la Superbike, dove Razgatlioglu fa il possibile. Podi per Rinaldi e Bassani, amaro in bocca per Petrucci: ecco il bilancio dello spettacolare weekend di Misano

L'attesissimo weekend di Misano è stato un grande evento per il mondiale Superbike e, complice la concomitanza con la Festa della Repubblica, ha attratto molti appassionati in circuito. Il pubblico ha goduto delle grandi prestazioni di piloti, squadre e moto italiane in tutte le classi. In Supersport 300 Mirko Gennai è passato in testa alla classifica, ma soprattutto Bruno Ieraci ha vissuto una vera favola vincendo entrambe le gare da wild card. In Supersport Nicolò Bulega e Stefano Manzi si sono scambiati il primo e il secondo posto, con Federico Caricasulo a podio in Gara 1 e la MV Agusta di Marcel Schroetter sempre rapida. Ovviamente la classe più attesa era la Superbike e, come da copione, Alvaro Bautista e Aruba.it Racing Ducati l'hanno fatta da padroni. Schierati con l'inedita livrea “Giallo Ducati”, lo spagnolo e il suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi hanno fatto valere i favori del pronostico: l'esperienza del passato e i test svolti a maggio sulla pista romagnola ponevano Ducati come prima forza. Bautista ha vinto tutte le gare con tanto di record della pista in Superpole, mentre Rinaldi è stato secondo in Gara 1 e terzo in Superpole Race, sporcando lo Score con la caduta di Gara 2.

Toprak Razgatlioglu ha provato in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote alle Rosse, anzi, Gialle di Borgo Panigale, scontrandosi però con la realtà dei fatti. In Superpole Race è andato a tanto così dalla vittoria, sfilato da Bautista appena prima dell'esposizione della bandiera rossa; per il resto, il terzo posto di Gara 1 e il secondo di Gara 2 lo pongono di gran lunga come il migliore degli umani (per quanto le prestazioni del turco, di umano, abbiano ben poco). Le altre Yamaha, infatti, hanno faticato complice il caldo che non aiuta la R1: Andrea Locatelli ha concluso in miglioramento un weekend opaco (sesto in Gara 2), Dominique Aegerter è stato ottimo quinto in Gara 1, salvo poi spegnersi. Anonimo Remy Gardner.

È da celebrare la grande prestazione di Axel Bassani, che dopo due gare solide chiuse al quarto posto approfitta della caduta di Rinaldi per regalarsi il primo podio stagionale. L'emozione di sentire il pubblico inneggiare a lui sotto il podio sarà difficile da dimenticare ed è il segno dell'amore dei fan italiani per la causa di Axel e del piccolo Motocorsa Racing. Restando in Ducati, i risultati del weekend non raccontano la velocità di Danilo Petrucci. Rapido già dalle prove, il pilota di Barni Spark Racing Team è stato consistente anche nei primi giri delle gare, ma la scivolata di Gara 1 e la pasticciata Superpole Race si traducono nel settimo posto di Gara 2 come unico vero risultato.

Per chi mostra segnali di vita come Petrucci, c'è chi non riesce a uscire dalle sabbie mobili: su un tracciato che in passato gli ha dato enormi soddisfazioni (otto vittorie e diciassette podi), Jonathan Rea archivia due quinti e un quarto posto dando l'impressione di una difficoltà tecnica senza precedenti per la Kawasaki.