Superbike a Imola (Italia): calendario, orari e guida tv

SBK

Il Mondiale torna a Imola dove mancava dal 2019. Si corre in casa Ducati con il dominatore della stagione Alvaro Bautista che dovrà rispondere agli attacchi di Toprak Razgatlioglu e della pattuglia italiana su una pista che considera tra le più complicate della stagione per lui. Attesa anche per la Supersport con Bulega, Manzi e Caricasulo che occupano la top-3 del mondiale. Tutto il week-end live su SkySport MotoGP. Superbike Gara 1 e 2 sabato e domenica alle 14, Superpole race domenica alle 11

Tutto è pronto ad Imola per il grande ritorno del circuito Enzo e Dino Ferrari nel mondiale Superbike. L'ultima volta che le big bikes derivate dalla produzione di serie hanno corso sulle rive del Santerno era il 2019. Anche in quell'occasione il campionato stava vivendo un dominio pazzesco ed erano ieri come oggi Alvaro Bautista e la Ducati ad essere imprendibili. Nel 2019 in pilota spagnolo in sella alla nuova Panigale V4R si presentava ad Imola forte di 11 vittorie su 11 gare disputate, uno strapotere che lasciava senza parole e certamente non sembrava dare spazio a grandi possibilità di replica degli avversari. Come andò a finire è storia nota. Dall'Enzo e Dino Ferrari ebbe inizio la rimonta del Cannibale, Jonathan Rea, che a fine stagione conquisterà l'ennesimo titolo mondiale con la Kawasaki schierata dal team KRT by Provec, mentre Alvaro Bautista entrerà in una crisi nera fatta di inspiegabili cadute a ripetizione.
 

Al settimo round del Mondiale 2023 lo scenario per certi versi è simile al 2019. La Ducati e lo spagnolo, campione del mondo in carica, arrivano ad Imola da mattatori: 16 vittorie, 1 secondo posto, 1 solo DNF per caduta, 12 vittorie su 12 nelle gare lunghe, quasi 100 punti di vantaggio in classifica sul più diretto inseguitore. Toprak Razgatlioglu, comunque, con la Yamaha R1 del team factory Crescent non molla mai e finalmente nella superpole race di Donington è riuscito a mettersi alle spalle Bautista e a conquistare un meritatissimo primo successo stagionale.
 

Scenario (numericamente) simile dicevamo ma anche profondamente diverso (nel sottostante). Alvaro e la Panigale V4R sembrano fatti l'uno per l'altro e stanno meritatamente dominando un mondiale che comunque resta spettacolare e bellissimo anche grazie alla super-performance del n1 rosso. La consapevolezza di Bautista, la solidità, il feeling con la Panigale sono ad un livello totalmente diverso dal debutto del 2019 quando tutto riusciva magicamente ma senza una solida base, senza certezze granitiche come in questa stagione dove lo spagnolo, campione del mondo 2022 sempre con il team Aruba Ducati è arrivato dopo due stagioni complicate in Honda a valle dell'esperienza 2019 con Borgo Panigale.
 

Anche la situazione dei principali avversari dell'ex MotoGP è radicalmente diversa al 2019. Jonathan Rea è alle prese con la stagione più complicata della sua carriera. La Zx10RR soffre l'anzianità di progetto, sembra a fine sviluppo e arrivare a lottare per il podio non solo è la massima aspirazione per il sei volte campione del mondo superbike, ma spesso è addirittura molto complicato chiudere in top 5. Oggi Rea è quarto nel mondiale con 163 punti, meno della metà di quanto raccolto da Bautista (357). Sicuramente migliore la situazione Yamaha con Razgatlioglu e Locatelli con le R1 factory rispettivamente secondo (264 punti) e terzo (175) nel Mondiale.
 

Il pilota bergamasco, autore fino ad oggi della sua miglior stagione nelle big bikes, comanda il poker di piloti italiani nella top ten. In quinta posizione e miglior pilota indipendente, troviamo infatti Axel Bassani che, difficoltà di Donington a parte (partito 14esimo, obbligato a una gara in rimonta) è autore di una stagione stellare con la Ducati schierata dal team Motocorsa (podio a Misano). Alle spalle del pilota Veneto, Michael Ruben Rinaldi con la seconda Panigale V4R del factory team Aruba è in cerca di costanza di risultati e si presenta a Imola reduce da un botto tremendo a Donington, dove è stato coinvolto incolpevolmente ma fortunatamente senza grandi conseguenze fisiche. In ottava posizione, in risalita, il più atteso rookie superbike 2023: Danilo Petrucci. Dopo un avvio difficile la sintonia con Panigale V4 portata in pista dal team Barni sembra essere migliorata e il rendimento in gara più costante si è tradotto in due Round convincenti prima a Misano (purtroppo infruttuoso ai fini pratici) e poi in UK (podio!).
 

Inutile dirlo, l'attesa per Imola sale. Le aspettative sono alte. Bautista arriva da super favorito ma la pista, per sua stessa ammissione, non è tra le preferite, sulla carta proverà quindi a difendersi che per lui significa lottare per il podio. Razgatlioglu non molla e vede in Imola la possibilità di ripetere la bella prestazione di Donington su un circuito per certi versi simile, Rea e la sua voglia di provarci sempre non si discutono, le Ducati tra factory e indipendenti giocano in casa con i 3 piloti italiani che nel secondo round tricolore faranno di tutto per il podio, Locatelli per consolidare la top 3 mondiale, il mercato che incombe con tante selle da definire...insomma W Imola. Non vediamo l'ora.

La guida TV, tutto il week end live su SkySport MotoGP

  • Venerdì 14 luglio 10:30 FP1 Superbike 15:00 FP2 Superbike
  • Sabato 15 luglio 10:25 Superpole SSP 11:10 Superpole Superbike 13:30 Pregara Superbike 14:00 Gara 1 Superbike 15:15: Gara 1 SSP
  • Domenica 16 luglio 11:00 Superpole Race Superbike 12:30 Gara 1 SSP 13:30 Pregara Superbike 14:00 Gara 2 Superbik