MotoGP, Alex Marquez vince Sprint Silverstone: 2° Bezzecchi, 3° Vinales e 14° Bagnaia

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Alex Marquez vince a sorpresa la Sprint: il pilota del team Gresini ha preceduto sul podio Bezzecchi (Mooney) e Vinales (Aprilia), per un podio tutto composto da moto italiane. 4° Zarco, 5° Aleix Espargaró, 6° Martin, 7° Miller. Completano la top 10 Augusto Fernandez, Binder e Oliveira. Gara complicata per Bagnaia, sempre lontano dalla zona punti: il leader del Mondiale ha chiuso 14° alle spalle di Bastianini. 18° Marc Marquez e 21° Quartararo
MOTOGP A SILVERSTONE, DIRETTA GARA

C’è un Marquez davanti a tutti, ma è il fratello minore, Alex da quest’anno passato tra le file Ducati con il team Gresini. Resuscitato, Marquez jr. con la moto di Borgo Panigale che anche oggi ha visto i suoi piloti lottare per la vittoria. Al secondo posto si è piazzato un arrembante Bezzecchi, partito dalla pole position e rimasto a tiro dello spagnolo fino all’ultimo giro, quando gli ha persino rosicchiato mezzo secondo. Un podio importante che  porta il romagnolo, in classifica, a 27 punti da Pecco Bagnaia, incappato in una giornata complicata, chiusa fuori dalla zona punti, al quattordicesimo posto, a 25 secondi dal podio.

Troppi, senza una spiegazione tecnica (forse le gomme), dal momento che il campione del mondo scattava dalla quarta posizione. Ma il suo passo di gara era di un paio di secondi più lento e il piemontese alla fine del primo giro era già sfilato al nono posto. Resta il sorriso di un Bezzecchi felice, che si candida protagonista per la gara di domenica, dove in condizione di asciutto le due Aprilia che hanno sofferto in qualifica con la pioggia, potrebbero dire la loro nella rincorsa al podio. Vinales che scattava dall’ottava casella a mano a mano che la pista andava asciugandosi ha rimontato come una furia finendo infine sul podio, due posizioni davanti al compagno di squadra Aleix Espargaro che partiva addirittura dodicesimo.

Ha deluso invece la Ktm, dopo l’exploit iniziale di Miller portatosi subito al comando e poi scivolato indietro (ha tagliato il traguardo settimo e partiva dalla prima fila), mentre Augusto Fernandez minaccioso nelle prima fasi con la sua Gas-Gas (una Ktm a tutti gli effetti, con un marchio diverso) ha fatto la stessa gara del gambero chiudendo infine ottavo. Nella giornata delle sorprese sono mancati tutti i big: oltre a Bagnaia, anche Marc Marquez (diciottesimo) e Fabio Quartaro (21°). 

Di seguito tempi e cronaca della Sprint Race

Il primato di podi

Eì di Kenny Roberts Sr.: 5. Tra i piloti in attività il miglior valore è di Vinales: 4.

I piloti italiani

Non hanno mai vinto tutte e tre le gare in programma nei weekend di Silverstone.

Il team più vincente

E' la Yamaha con 8 vittorie: 3 nell’era 2 tempi (‘78, ‘79, ‘83) e 5 nell’era MotoGP (2010, ‘12, ‘13, ‘15, ‘21). L’anno scorso si verificò un evento storico: per la prima volta non riuscirono a piazzare moto sul podio qui. Dietro alla Yamaha, la Suzuki con 6 successi e la Honda con 5. La Ducati conta due vittorie: 2017 (Dovizioso), 2022 (Bagnaia).

Nel weekend del 2022 la griglia di partenza...

Ci furono 9 moto italiane nei primi 10 posti in griglia: non era mai successo da quando si conoscono i dati completi delle qualifiche (1977). L’unica moto non-italiana nei primi 10 era la Yamaha di Quartararo, 4° in griglia.

Il fattore pioggia

Da quando si è tornati a Silverstone nel 2010, gare bagnate nel 2011 e 2015, qualifiche bagnate nel 2016 e addirittura cancellazione delle gare nel 2018 per pioggia persistente ed asfalto con scarse capacita di drenaggio.

Quanto contano pole e prima fila a Silverstone

Dal 2010 in poi la pole non si è rivelata decisiva a Silverstone: solo 3 vittorie sono state conquistate partendo dalla pole: 2010 (Lorenzo), 2011 (Stoner) e 2014 (Marquez).

Negli ultimi 9 GP corsi qui, solo una vittoria dalla pole: quella del 2014 di Marquez.

La posizione in griglia non è comunque di secondaria importanza: tutte le gare di Silverstone sono state vinte dalle prime due file dello schieramento: 16 dalla prima fila, 5 dalla seconda.

Situato tra il Buckinghamshire e il Northamptonshire, Silverstone nasce come aeroporto militare e il 13 maggio del 1950 ospita la prima gara nella storia del campionato di Formula 1. Dal 1977 al 1986 nel Motomondiale, il circuito è tornato in calendario dal 2010 dopo la lunga parentesi di Donington, sede per oltre 20 anni del GP di Gran Bretagna.

Silverstone

Ricavato dalle strade perimetrali di un ex aeroporto militare della Seconda Guerra Mondiale, Silverstone diventò un circuito in modo molto “artigianale”: nel 1947 un gruppo di amici, sapendo che il sito era inutilizzato, organizzarono una gara. Uno di loro, Maurice Geoghegan, durante la competizione, colpì una pecora che si era avventurata nell’aeroporto/circuito, e la gara venne ribattezzata “Mutton Grand Prix” (il GP del Montone).

Dall’anno successivo, il RAC (Royal Automobile Club) prese possesso del sito e cominciò a trasformarlo in un circuito vero e proprio. Le prime gare si tennero sulle piste d’atterraggio, collegate da stretti tornanti, quindi dal 1949 si passò alle strade perimetrali.

Silverstone è stato il tempio della F1 in Gran Bretagna sin dall’anno successivo, il 1950, quando vi si disputò la prima gara in assoluto del neonato mondiale di F1, ma approdò al motomondiale solo nel 1977, dopo che il Tourist Trophy dell’Isola di Man fu abbandonato per ragioni di sicurezza.

Nel 1977 il GP di Silverstone si disputò il 14 agosto e, in un calendario molto diverso da quello attuale, era la prova conclusiva del campionato, comprendente 11 gare. Vinse Pat Hennen (Suzuki).

Si corsero 10 GP di Gran Bretagna a Silverstone (fino al 1986) prima di passare a Donington, che ha ospitato il Motomondiale fino al 2009. In seguito problemi di ammodernamento del tracciato ed una crisi finanziaria riportarono le moto a Silverstone, nel nuovo tracciato di 5,9 km.

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